Nel “Discorso” rivolto alla città in occasione dei vespri alla vigilia della solennità di Santa Barbara, il vescovo Domenico ha trovato nella forma e nelle strutture della città le metafore per suggerire linee di sviluppo e occasioni di futuro, possibili se coniugate con la consapevolezza della storia e delle tradizioni del territorio.
Ad esempio nei tanti ponti ha rintracciato la «metafora suggestiva delle condizioni economiche nuove che richiedono agilità e creatività. I ponti di una volta erano pesanti e ingombranti. Oggi si richiede qualcosa che assomigli di più alla leggerezza e alla velocità tipiche del mondo moderno».
«Qui non posso non pensare ai giovani e alla loro possibilità di inventare forme nuove di lavoro, se debitamente supportati dal mondo economico e finanziario» ha aggiunto mons. Pompili.
Si potrebbe spaziare dall’agricoltura alla tecnologia. L’importante è dare vita a concrete possibilità, come la recente manifestazione di MakeRoad ha dimostrato, grazie all’apporto di significative realtà economiche e culturali della Città. Confermando, se ce ne fosse bisogno, che investire sui giovani è sempre una scelta indovinata e lungimirante.
«La velocità – ha aggiunto il vescovo – significa pure che bisogna rimettersi in discussione e trovare forme differenti per creare lavoro, con la flessibilità necessaria, dimenticando per sempre situazioni garantite ed assistite che non sono più realistiche. Ciò non toglie, evidentemente, che non si debba stare accanto a chi in questo territorio il lavoro l’ha perso. Anzi, bisogna costruire proprio grazie a questi ponti la possibilità di sostenere chi ne ha bisogno e creare opportunità nuove».
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Foto di Massimo Renzi.