Disavventura a lieto fine per uno zelante cane da caccia e un istrice

Gli uomini del Comando Stazione Forestale di Leonessa sono stati avvicinati da un cacciatore dall’aria preoccupata, che riferiva agli Agenti il fatto che il suo cane, addestrato per la caccia al cinghiale, aveva fiutato una traccia che lo aveva portato fino alla tana di un Istrice.

Il cane a questo punto anziché tornare dal padrone, sentendo la presenza del selvatico, si era infilato nella tana senza più uscirne. Il cacciatore aveva provato e riprovato ad esortare il cane ad uscire, ma senza risultato. Infatti la tana di un Istrice è spesso di tipo “complesso” con più ambienti e cunicoli. Il fido amico del cacciatore era rimasto intrappolato senza poter uscire e, tre giorni di tentativi, non erano valsi a nulla. Ultimo speranza contattare la Forestale.

Giunti sul posto insieme ad Antonio, il cacciatore, gli Agenti si sono resi subito conto che manualmente sarebbe stato impossibile raggiungere il cane, considerato che i tentativi di scavare a mano non avevano dato alcun risultato. Ecco allora l’estrema “ratio”, portare sul posto un mini escavatore e con questo cercare di raggiungere il povero cane ormai stremato.

Recuperato il mezzo, quella che ormai era diventata una vera e propria squadra di salvataggio, raggiungeva con il mini escavatore la tana in località “Albaneto” e dopo circa quattro ore di lavoro si riusciva ad individuare il cane.

Operando con estrema attenzione lo scavatore portava gli Agenti a poca distanza dal cane, tanto quanto bastava per poterlo estrarre in sicurezza. Il cacciatore e il cane hanno incrociato lo sguardo ed è stato un momento emozionante. Ma le sorprese non erano finite, infatti non appena estratto il cane dalla profonda tana ecco fare capolino anche l’Istrice che, per diversi giorni, aveva dovuto sopportate la presenza di un non gradito “inquilino”. Salvo anche lui.

Il cacciatore ha ringraziato i Forestali e anche il cane, a modo suo ha voluto ringraziare, come si vede nella foto.