Dalla Protezione Civile un “porta a porta” informativo sulla prevenzione contro terremoti e calamità

Operazione prevenzione. È questa la finalità che si prefigge il progetto “Informare per protegere“, promosso dal C.E.R. Protezione Civile di Rieti in collaborazione con il Centro Studi CE.S.I.S.S., e con il coinvolgimento dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e l’Università di Perugia.

«L’iniziativa – a spiegarlo è Crescenzio Bastioni, responsabile del C.E.R. – prende spunto dai risultati dell’indagine conoscitiva condotta nel corso della scorsa estate su un campione di circa 1000 cittadini della provincia di Rieti, in cui sono parse evidenti le lacune informative di cui soffre la popolazione riguardo al rischio sismico presente nei luoghi in cui risiede».

«L’obiettivo della campagna di comunicazione che partirà a breve – prosegue Bastioni – è quello di diffondere una cultura fatta di conoscenza e di autoprotezione tra tutti quei cittadini che vivono in zone a rischio. Abbiamo acquisito dalla Protezione Civile Nazionale gli opuscoli informativi da distribuire alla popolazione, in cui sono riportati le informazioni e le norme di comportamento da seguire in caso di terremoto. Ma l’iniziativa non si limita a questo. Il valore aggiunto del progetto è che gli opuscoli descritti saranno consegnati a mano, ad ogni singolo nucleo familiare, con un servizio “porta a porta” di cui si farà carico la Protezione Civile. In questo modo i cittadini potranno chiedere informazioni e ricevere spiegazioni da parte del personale specializzato, che si recherà di casa in casa, così da chiarire i dubbi che dovessero presentarsi, o per far meglio comprendere le norme di comportamento contenute nel’opuscolo informativo. Maggiore è infatti, da parte della popolazione, la conoscenza delle situazioni di rischio esistenti nel territorio in cui vive, maggiori sono le possibilità di attivazione di comportamenti che conducano ad una efficace autodifesa, obiettivo fondamentale di ogni sistema di Protezione Civile e condizione indispensabile per agevolare qualsiasi operazione di soccorso».

Il personale preposto sarà riconoscibile dalla divisa e dal tesserino personale, e nulla sarà dovuto per il servizio prestato, in quanto svolto a titolo gratuito dal volontariato di Protezione Civile.

«La fase sperimentale del progetto – conclude Bastioni – inizialmente interesserà i comuni di Borbona, Posta e Cittareale, che a seguito del terremoto aquilano sono stati epicentro di uno sciame sismico che ha creato notevole apprensione tra la popolazione. Dopo questa prima fase di rodaggio, l’iniziativa si estenderà a tutti gli altri comuni a più alto rischio sismico della provincia di Rieti».

5 thoughts on “Dalla Protezione Civile un “porta a porta” informativo sulla prevenzione contro terremoti e calamità”

  1. Enrico

    Questa iniziativa che viene a breve intrapresa dimostra, una volta di più, l’eccellenza raggiunta dalla Protezione Civile di Rieti in termini di attenzione alla prevenzione. Perchè prevenire un problema è molto meglio che curarlo, con risparmi di sofferenze alla popolazione e di soldi per lo Stato. BRAVI RAGAZZI!!

  2. MARCO

    Desidero rivolgere un sentito ringraziamento al volontariato di protezione civile, per l’impegno e la dedizione con cui portano avanti le loro meritorie attività, tutte volte alla salvaguardia dell’incolumità dei cittadini e dell’ambiente.
    A voi va tutto il mio sostegno e infinita gratitudine per tutto ciò che fate.

  3. SERENA

    Mi auguro che questa bella iniziativa venga sostenuta anche dalle istituzioni, e non sia lasciata solo alla buona volontà dei volontari. La prevenzione è un argomento importante. Potrei citare l’insensatezza nello spendere enormi quantità di denaro per “rianimare” le zone devastate dalle calamità, denaro che, invece, potrebbe essere impiegato in modo razionale con degli interventi di messa in sicurezza del territorio, nella prevenzione dei danni piuttosto che lasciarsi travolgere dalle calamità naturali.
    La questione che si pone è la messa in campo di una politica adeguata di prevenzione, che finora è mancata malgrado significativi progressi realizzati nel campo della protezione civile. La prevenzione infatti è un problema di sistema, quindi innanzitutto politico, che impone di affrontare questioni di lungo periodo, fare scelte di priorità, mobilitare risorse adeguate, e riguarda perciò l’azione di governo del territorio nel suo complesso. Confido nel buon senso e nell’avvedutezza dei nostri amministratori, affinchè tale auspicio si trasformi in una realtà consolidata.
    (Serena)

  4. MIRCO

    Lodevole iniziativa. Però mi sorge spontanea una domanda: ma non è compito delle Istituzioni fornire questo tipo di servizio? Istituzioni che ovviamente latitano! Evidentemente la Protezione Civile non da quella visibilità a cui i nostri politici (tutti!) aspirano. Non porta voti, quindi… che lo facciano i Volontari!

  5. SILVIA

    La provincia di Rieti è un territorio altamente sismico. Alcune zone, in passato, hanno subito terremoti devastanti, e il terremoto, si sa, dove c’è stato, prima o poi ritorna. Questa iniziativa intrapresa dalla Protezione Civile va incoraggiata e diffusa a tutti, è un modo molto efficace per rendere consapevole la popolazione di vivere in un territorio che non è mai stato tranquillo. E non è diffondere allarmismo, semmai è un modo intelligente e lungimirante di fare della vera prevenzione nei riguardi del terremoto. Grazie.
    (Silvia)

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