Culture femminili: corpi ostentati o martoriati da diete sono “grido d’aiuto”

Corpi femminili rappresentati nell’arte o sfruttati dalla pubblicità, svenduti e umiliati oppure curati all’eccesso, ma anche ostentati o tormentati da diete disumane. Dietro questi ultimi, è stato osservato nella seconda giornata della plenaria del Pontificio Consiglio della cultura che si chiude domani in Vaticano su “Le culture femminili: uguaglianza e differenza” – c‘è un disperato bisogno di sacro”, un “grido d‘aiuto” al quale la Chiesa è chiamata a rispondere “facendo incontrare la vita con la fede”. Si è parlato anche della condizione della donna nel mondo islamico, considerata “proprietà” dell‘uomo. Micol Forti, direttrice Collezione d‘arte contemporanea Musei vaticani, ha tra l‘altro sottolineato l‘importanza di “educare alla dignità dello sguardo nello scambio interpersonale” e, riferendosi alle recenti aggressioni con l‘acido, ha spezzato una lancia a favore della chirurgia estetica, che “sa restituire dignità a corpi martoriati”. Per la storica Lucetta Scaraffia, femminismo, comunismo e rivoluzione sessuale hanno fallito nelle loro promesse di libertà e felicità. Corpo e sport: ne ha parlato l‘atleta Fiona May sottolineando la dimensione fisica – “la forza che diventa bellezza” – e spirituale della pratica sportiva, il suo “educare alla pazienza e al sacrifico”.