Teatro

Cristo di periferia: un miracolo contemporaneo al Teatro Manlio

Francesco Montanari porta in scena una fiaba moderna, un'ode all'umanità e alla fede, in uno spettacolo imperdibile supportato dal Comune di Magliano Sabina e il MIC

Un nuovo appuntamento molto atteso è in programma al Teatro Manlio sabato 16 marzo ore 21: lo spettacolo CRISTO DI PERIFERIA, scritto e diretto da Davide Sacco, interpretato da Francesco Montanari, grazie alla collaborazione tra il Comune di Magliano Sabina e ATCL – Circuito multidisciplinare del Lazio sostenuto da MIC – Ministero della Cultura e Regione Lazio, e La Mirabilis Teatro Societas.

Cosa succederebbe se un nuovo Cristo nascesse oggi, in una qualsiasi periferia del mondo?

CRISTO DI PERIFERIA narra la storia di un giornalista “di un giornale che non esce in edicola” che viene inviato dal suo direttore in un circo di periferia per scrivere un articolo su un “povero Cristo” che, nella sua roulotte, trasforma l’acqua in vino e moltiplica i pani e i pesci.

Scettico, il giornalista arriva in questo circo bastardo, dove incontra personaggi fragili e surreali: Maddalè, che camminava sul filo prima di rimanere zoppa, e che adesso legge le carte e “colleziona sogni claudicanti”, il nano Giuda, che ha un tatuaggio per ogni dolore che la vita gli ha causato, il direttore, crudele e spietato, fino a conoscere quest’uomo dei miracoli, il “povero Cristo”.

Da quel momento in poi la storia scorrerà incessante e inesorabile, come una storia vera, di quelle che ognuno vorrebbe aver vissuto, come i numeri del circo, che nascondono le paure e le sofferenze dietro alle luci e alle risate.

Francesco Montanari – noto al grande pubblico con il ruolo de il Libanese nella serie “Romanzo Criminale” – narra con delicatezza e suggestione questa fiaba contemporanea, un racconto di umanità e debolezza, che si interroga sul valore dei miracoli oggi, sulla bellezza del mondo a volte così difficile da intuire, e sull’importanza dei sogni. Un racconto di fede, quella stessa fede che spinge il funambolo a continuare a camminare sulla corda, sospeso nel vuoto: la fede che supera la paura.