Crisi Comifar e ruolo dell’ASM: Scacciafratte e Petrangeli chiedono chiarimenti al Consiglio Comunale

«Come già rappresentato sulla stampa, la multinazionale Comifar del Gruppo Phoenix sta vivendo oramai da tempo un periodo di crisi dovuto all’andamento del mercato in generale, sfociato nell’ultimo periodo nella messa in cassa integrazione dei propri dipendenti».

Così inizia l’interrogazione dei consiglieri comunali Pierlorenzo Scacciafratte (PD) e Simone Petrangeli (SEL) per chiedere chiarimenti all’Amministrazione rispetto al ruolo della Azienda Servizi Municipalizzati nella crisi Comifar.

«La Comifar − ricordano Scacciafratte e Petrangeli − è leader in Europa e in Italia, nel settore dei distributori di farmaci, anche nella nostra provincia nel 2008 aveva il 57% della quota di mercato, a marzo 2011 il 37%, risalito al 42% nel settembre 2011 (forse grazie anche alla sensibilità dei farmacisti privati), acquisisce le propie forniture grazie alla competitività che l’azienda riesce ad esprimere nelle tante gare di appalto di fornitura dei farmaci che le aziende pubbliche o controllate dal pubblico normalmente esperiscono».

Comifar infatti fornisce oltre 11.000 farmacie su tutto il territorio nazionale con oltre 26 unità distributive, una delle quali si trova nella nostra città e per molto tempo ha fornito le nostre farmacie comunali garantendo una vasta gamma di referenze (fino a 100.000), una certificata qualità delle forniture, un servizio effettivo fino a 7 consegne giornaliere, con un indubbio servizio alla clientela delle farmacie comunali e una competitività delle stesse anche rispetto alle farmacie private, oggi, senza dubbio, messa in discussione.

I consiglieri rilevano che «dall’inizio di ottobre risulta che l’ASM SpA avrebbe concluso un contratto con altro fornitore, di gran lunga meno competitivo, con neanche un terzo di farmacie servite e centri distributivi a disposizione, con nessuna garanzia rispetto al numero di referenze di farmaci da fornire come in precedenza e con consegne effettive sicuramente inferiori alle precedenti, con il riconoscimento di un margine lordo riconosciuto sui medicinali forniti, pressochè identico e con unica forma di vantaggio la dilazione di 30 gg in più sui pagamenti rispetto alle merci fornite. Tale fornitore sembrerebbe essere stato scelto, per trattativa privata, a segutio di una gara andata deserta della cui pubblicazione non se ne ritrova prova sul sito dell’ASM SpA che sarebbe stata esperita nel passato mese di agosto».

Una situazione piuttosto intricata rispetto cui Petrangeli e Scacciafratte  chiedono copia della relativa documentazione di gara di sapere dal Consiglio Comunale se i fatti corrispondono a quanto è a loro conoscenza e quali iniziative intende prendere il Comune di Rieti quale socio di maggioranza, «al fine di garantire, attraverso le dovute forme di trasparenza, la scelta del fornitore di farmaci più competitivo per referenze fornite, per servizi di consegna effettivi da poter garantire, per margine lordo effettivo riconosciuto sul venduto, per massima garanzia di qualità dei farmaci forniti e non solamente per una maggiore dilazione dei pagamenti».