Costini: «ricominciare dalle idee»

Giovedì 7 giungo, alle ore 18.00, presso la sala “IX Novembre” in via T.Varrone 140, si terrà un’assemblea aperta dell’associazione Area Rieti per aprire un dibattito sugli scenari venutisi a creare dopo le elezioni amministrative nella nostra città e nel resto di Italia.

«Ricominciare dalle idee» ha dichiarato Chicco Costini «anche se l’articolo di Marcello Veneziani, pubblicato sul Secolo di oggi, mi porterebbe a cambiare il titolo nel più affascinante “Ricominciare da Itaca”; ma al di là degli aspetti semantici la necessità di ripartire, di individuare un percorso nuovo, che sia in grado di superare questa atmosfera da ultimi giorni di Salò che sembra pervadere la destra italiana in generale e reatina in particolare. Se qualcuno, anziché analizzare le cause della sconfitta, preferisce giocare alla caccia dell’untore, o immagina che la disfatta di un mondo, che per la prima volta nella storia repubblicana non vede in consiglio comunale, un esponente dell’area culturale e politica che faceva riferimento alla destra storica nella nostra città, possa essere superata nella disputa sul capogruppo di minoranza, non è un nostro problema. Oggi c’è da ricostruire un progetto che sia in grado di dare voce e corpo ad una destra diffusa, che è e rimane maggioranza nella nostra città, ma che ha la responsabilità di costruire un progetto credibile di uscita dalla crisi. Siamo convinti che questo percorso non potrà essere rappresentato dalla sinistra beautiful dei gruppettari di sinistra, ne dal pragmatismo burocratico del Pd, e i primi passi del nuovo sindaco, balbettanti e spauriti, confermano questa nostra convinzione. Ma non è guardando alle debolezze altrui che si costruisce una forza, come ci hanno dimostrato le elezioni ultime; ne facendo richiami ad una unità basata sulla spartizione del potere. Noi siamo conviti che la risposta debba passare dal riconquistare uno spazio politico e valoriale, dando corpo e sostanza alle idee. Esiste la necessità di ricostruire una classe dirigente, che abbia come fine ultimo non l’occupazione individuale di posti di potere, ma il raggiungimento di obbiettivi chiari ed identificanti. La crisi di sistema che stiamo vivendo, il crollo dell’illusione di una società fondata sul mercato e la finanza, costituita da individui isolati che si rapportano con l’altro da se sulla base di meri interessi economici, la volontà di una società orizzontale, in cui la dimensione del sacro è relegata alla sfera personale, è oggi sotto gli occhi di tutti; rispondere a questa crisi con l’esaltazione dell’egoismo civico, sul credere all’esistenza di menti illuminate in grado di rispondere unicamente sulla base di scelte tecniche neutre, significa lasciare spazio ai poteri forti, che privi di un contraltare politico, decideranno ed imporranno scelte il cui unico fine è il mantenimento del potere per pochi eletti. Oggi una destra sociale, moderna, in grado di coniugare merito e giustizia sociale, identità e solidarietà, è in grado di presentare un’alternativa valida ad un destino che altrimenti sembra ineludibile. Per questo crediamo che proprio partendo dal basso, da quelle comunità umane e politiche che in questi anni non si sono arrese al pragmatismo ed alla fame di potere che ha devastato i leader nazionali, si possa ricominciare una nuova ed esaltante battaglia. Giovedì, con la presenza di Silvio Gherardi, sul quale abbiamo riposto e riponiamo molte speranze, proveremo a rimettere i mattoni di un nuovo progetto politico, aperto a tutti coloro, politici e non, che avranno voglia di mettersi in gioco, non per esibire se stessi, non per recriminare su quello che poteva essere e non è stato, ma sul futuro, sul domani da costruire, con idee nuove che poggiano su radici antiche».

One thought on “Costini: «ricominciare dalle idee»”

  1. maria laura petrongari

    Egregio Dott. Costini.Non la conosco personalmente ma ho avuto occasione come ora di leggerla sui giornali per la sua attenzione alle vicende politiche reatine e nazionali.
    Innanzitutto La prego di non offendere con parole tipo”gruppettari” o altro persone come la sottoscritta la quale da cittadina a pieno titolo di questa città ha ritenuto di accettare con animo puro una candidatura consiliare nella citata lista civica “Mettici del tuo” insieme a tante altre persone impegnate nella quotidianità nel ruolo di lavoratori, di padri e madri di famiglia, di figli,di contribuenti e di buoni cittadini senza, almeno per quanto mi riguarda, avere mai ricoperto incarichi politici di nessuna specie.Sminuire gratuitamente l’avversario non è buona cosa.Lo slogan che ha accompagnato la mia semplice campagna elettorale appunto “mettici del tuo” ha proprio disegnato ciò che intendeva dire: un progetto partecipativo dal basso , perciò altamente democratico, verso i vertici del potere istituzionale amministrativo ai quali noi normali cittadini, andiamo a consegnare le nostre deleghe. La domanda che da candidata mi ero posta era questa:”Sarei io capace , se eletta, di fare per i miei concittadini ciò che io chiedo di fare a chi oggi mi amministra?”. E questo è un interrogativo dall’alto profilo etico.Bisogna domare se stessi prima che comandare gli altri. Credo che chi amministra la vita degli altri debba avere una altissima dote di umiltà perchè in ciscuno di noi si custodisce l’altro e questa è la base della solidarietà che deve appunto ispirare l’azione di qualunque politico indipendentemente dalla bandiera che in quel momento sventola.La colpa dei risultati delle cattive amministrazioni pubbliche credo stia un poco in capo proprio ai cittadini che, aimè, distratti dal portare avanti la propria croce quotidiana per campare , perdono di vista l’agire dei propri delegati i quali spesso si prendono , senza purtroppo alcuna sanzione al loro operato, la libertà di fare ciò che vogliono. Tanto poi ci saranno di nuovo le elezioni. Ma le macerie si pagano. Ed a pagarle siamo sempre noi cittadini. Per quanto riguarda le sue lagnanze sulle professionalità che mancherebbero alla nuova amministrazione comunale questo è un giudizio che non può essere comunque dato al primo giorno di governo.Io credo invece che siano sveglie e non più assopite tantissime anime di bravi credenti, la professionalità di studiosi, l’esperienza di lavoratori sia del settore privato che pubblico, le famiglie normali come ad esempio quelle che hanno figli all’università a Roma ma non hanno il denaro sufficiente per mantenere agli studi i propri ragazzi dal momento che mancano “case per gli studenti” o foresterie a prezzi accessibili per i nostri figli reatini costretti a viaggiare da pendolari in condizioni inaccettabili su autolinee Roma Rieti inadeguate e per troppe ore mancando una ferrovia diretta per la Capitale. Ecco credo che siano ormai tante le persone che a Rieti hanno deciso di metterci la propria attenzione, la propria collaborazione, il proprio sostegno con idee, segnalazioni e quant’altro possa essere utile per costruire una società locale migliore per tutti, nessuno escluso, recuperando il senso di quella prossimità che è un valore insopprimibile dovunque ci sia una comunità di persone. Occorre lavorare per l’inclusione e non per la soppressione reciproca.Ri-conoscere l’altro è un valore cristinao oltre che di buona civiltà. Le auguro comunque buon lavoro per i suoi progetti per la cittadinanza.
    D.ssa Maria Laura Petrongari

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