Consiglio regionale del Lazio: approvati ordini del giorno su Rieti e precari

Il Consiglio regionale del Lazio, in apertura di seduta, ha approvato una serie di ordini del giorno e mozioni, che impegnano il presidente della Regione e la Giunta. Questi, in sintesi, gli argomenti.

Valorizzazione Cammino di Francesco e creazione orchestra “Città di Rieti”

Un primo ordine del giorno – promosso da Lidia Nobili quale prima firmataria più altri esponenti del Pdl – impegna la Giunta regionale a sostenere, attraverso la concessione di contributi, gli enti e le associazioni che attivino iniziative volte alla valorizzazione, promozione e divulgazione del “Cammino di Francesco” nella Valle Santa Reatina. Un secondo ordine del giorno, sempre a firma di Nobili e altri consiglieri del Pdl, impegna la Giunta a sostenere, sempre con contributi, quegli enti e associazioni che svolgono attività nel campo artistico-musicale volte alla creazione dell’orchestra stabile “Città di Rieti”.

Stabilizzazione lavoratori precari e atipici nelle società regionali del Lazio

L’ordine del giorno n.71 (primo firmatario il capogruppo di Sel, Luigi Nieri) riguarda la stabilizzazione dei lavoratori precari e atipici presenti nelle società regionali del Lazio. Il dispositivo approvato dall’Aula impegna la presidente Polverini ad attivare nell’immediato tavoli di confonto con tali società “per concordare ogni strumento utile all’avvio di un processo reale, urgente e concreto di stabilizzazione dei lavoratori precari e aticipi”.

Tutela diritti civile e umani residenti campo di Asharf (Iran)

A sostegno dei residenti del Campo di Asharf, situato nel territorio iraniano, dove attualmente vivono ancora 1200 uomini e donne in condizioni di emergenza e pericolo, oppositori del regime sottoposti a persecuzioni, torture, arresti e repressione, il Consiglio regionale del Lazio ha approvato la mozione – primo firmatario Francesco Pasquali (Fli) – che impegna la presidente, Renata Polverini, e la Giunta a sollecitare il Governo italiano a esercitare, di concerto con l’Unione Europea, la massima pressione perché siano sospese le condanne di morte e le esecuzioni capitali. A sostenere – inoltre – tutti coloro che si battono per la tutela dei diritti umani in Iran; a sollecitare il Governo italiano e l’Onu e tutto i gli organismi internazionali affinchè si trovi quanto prima una solzuine pacifica e duratura; a sollecitare le Nazioni Unite e l’UNHCR affinché riconoscano il campo Liberty come campo per rifugiati sotto la protezione internazionale.