Conforama: i sindacati si oppongono al licenziamento di 14 dipendenti

La Filcams Cgil e la Uiltucs Uil, la R.S.U. e l’assemblea dei lavoratori dipendenti del punto vendita di Cittaducale della Conforama (Mercatone Emmezeta), premesso che:

  • Conforama ha avviato la procedura di Mobilità (ex L. 223/90) per 198 lavoratori sul territorio nazionale e per 14 lavoratori nel P.V. di Cittaducale;
  • negli incontri sin qui sostenuti con le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali, ultimo quello di ieri 11.9.2012 con l’amministratore delegato di Conforama Italia, l’azienda ha respinto la proposta di ricorrere allo strumento del Contratto di Solidarietà (CdS) previsto dalla legge al fine di evitare licenziamenti (riduzione d’orario per un periodo fino a tre anni ripartita tra tutti i lavoratori con compensazione da parte dell’Inps);
  • l’azienda oltre a continuare a diminuire di anno in anno il personale (attualmente ridotto a 97 dipendenti) non evidenzia nessun piano di rilancio del P. V. e della galleria come dimostrato dalle condizioni in cui il centro commerciale si presenta al cliente (negozi chiusi, bar compreso);
  • come previsto dalla procedura della L. 223/90, la vertenza dovrà ora essere discussa in sede di Ministero del Lavoro non appena il ministero invierà la convocazione alle parti;
  • in seguito alla posizione assunta dall’azienda, le organizzazioni sindacali hanno proclamato lo stato di agitazione di tutti i P.V.;

hanno chiesto:

  • a Conforama di rivedere in sede di incontro ministeriale la propria posizione ed accedere alla proposta di avviare i CdS al posto di licenziare 14 dipendenti, quale soluzione migliore per evitare la perdita di posti di lavoro in un territorio già duramente provato dalla crisi e per rilanciare un P.V. che altrimenti, visti anche le riduzioni del personale degli anni passati, diverrebbe ingestibile.
  • ai sindaci di Cittaducale e Rieti, al presidente della Provincia di Rieti, ai rappresentanti del territorio nel parlamento regionale e nazionale di convocare le parti e mettere in campo tutte le azioni di pertinenza per scongiurare i licenziamenti in atto.

Precisano infine che qualora Conforama insistesse nella volontà di procedere ai licenziamenti ignorando il confronto coi lavoratori e coi rappresentanti del Territorio, i lavoratori si vedranno costretti a ricorrere a tutte le azioni di lotta che riterranno opportune per difendere sia i propri posti di lavoro, sia uno storico punto vendita che, giova ricordarlo, fu aperto dall’imprenditore Zamparini grazie a ingentissimi (e chiacchierati) incentivi e agevolazioni fatti con denaro pubblico come “rimedio” alla chiusura di stabilimenti industriali quali Bosi e Ariston, e che ora rischia di avviarsi a sua volta verso la definitiva chiusura.