Cisl rilancia la necessità di affrontare i nodi irrisolti sul territorio

Problematiche delle infrastrutture viarie, recupero ex aree industriali cittadine, vicenda Asm: questi i temi in agenda, affrontati dal coordinamento provinciale della Cisl Roma Capitale e Rieti.

È il responsabile territoriale, Pierangelo Mancini, a sintetizzarli: «La Salaria e la Rieti-Torano sono priorità ormai non più rinviabili nel tempo. Non possiamo, infatti, più soffermarci sulla solita constatazione dell’antico isolamento di Rieti senza entrare nell’argomento-fattibilità. Per la Salaria occorre subito un progetto globale per farne il vero collegamento con la restante grande viabilità ma anche con la stazione FS di Passo Corese. Non, quindi, la sua messa in sicurezza – soluzione da tutti individuata nell’ultimo ventennio e mai realizzata – bensì un vero progetto di raddoppio, affidato nella sua stesura all’Anas o a chi per essa, con l’individuazione e il reperimento delle fonti finanziarie, statali come regionali, prevedendo il coinvolgimento degli stessi comuni interessati dal tracciato. Non dimenticando che la Regione Lazio potrebbe direttamente scegliere modalità diverse per la realizzazione sia del progetto che della costruzione, magari sulla stregua di identiche esperienze, mutuate da altre regioni».

«La Cisl Roma Capitale e Rieti – prosegue Mancini – crede che ci siano ancora le condizioni per trovare i fondi necessari al progetto di fattibilità che permetterebbe anche quell’auspicato collegamento veloce con la stazione FS di Passo Corese in soli venti minuti o poco più. Quanto alla Rieti-Torano, anche qui, è ora di smetterla con i rimpalli su dove debba passare l’ultimo tratto: i soldi ci sono, si decida una volta per tutte affinchè questa arteria sia una vera risorsa per il nostro territorio. In questo contesto, e non solo, abbiamo condiviso e apprezzato fortemente l’analisi e lo sprone a lavorare tutti insieme del Vescovo eletto di Rieti, monsignor Domenico Pompili, cui assicuriamo l’impegno corale della nostra organizzazione, non solo sul piano della proposta ma soprattutto del buon fare. E la politica non può più continuare a defilarsi o a liquidare il problema adducendo sempre che i soldi sono pochi, perchè anche recentemente, una volta trovati, sono stati appannaggio, nella nostra Regione, di altre province e proprio sul versante infrastrutturale».

Ma l’attenzione della Cisl Roma Capitale e Rieti si è anche ampliata al recupero delle ex-aree industriali del capoluogo. Ancora Pierangelo Mancini: «Intanto, la bonifica dovrà essere fatta, e integrale! Il Comune di Rieti ha il ruolo primario di tutore della salute pubblica e non può aggirare l’ostacolo, magari – e parlo di ex-Snia ed ex-Montecatini – per fare il solito piacere al privato proprietario. A noi interessa la loro valorizzazione e la destinazione rispetto alle esigenze dei cittadini: ma lo intendiamo per tutte le tre grandi ex-Aree nella loro globalità. E ci batteremo perché ciò accada!».

Sulla vicenda Asm il pensiero della Cisl Roma Capitale e Rieti è altrettanto chiaro: «Il Sindaco Petrangeli deve fare chiarezza sul futuro di Asm che ci preoccupa, come abbiamo espresso negli incontri di giugno scorso. Ad oggi, registriamo la disattesa di quanto comunicatoci sia sul versante della riduzione dei costi amministrativi, Cda su tutti, sia su quello occupazionale, considerate le evidenti ambiguità poste in essere. Urge – conclude Mancini – un piano industriale serio e duraturo che preveda quella buona e stabile occupazione da noi richiesta e una strategia di vero sviluppo, specialmente sul versante dei servizi erogati, alla luce di un bilancio che, comunque, ancora attende di essere approvato».