Cascioli: troppe forzature ai regolamenti. Diserteremo l’aula

Comune di Rieti

Nonostante le puntuali denunce che negli ultimi giorni siamo stati costretti a fare in seno ai lavori delle commissioni consiliari e fino all’ultima seduta del consiglio comunale in merito al mancato rispetto delle norme regolamentari che dettano i tempi, la calendarizzazione e quindi la discussione consapevole di tutte le tematiche all’ordine del giorno, con particolare riferimento a quelle rilevanti per il futuro della nostra città, ancora oggi abbiamo dovuto verificare l’arroganza incompetente di una maggioranza che ha deciso di calpestare i diritti di una minoranza che di fatto non è messa nelle condizioni di poter svolgere il ruolo che la legge pienamente gli attribuisce.

Tanto per citare gli ultimi gravissimi episodi, ci siamo ritrovati a partecipare ad una commissione bilancio convocata proprio a ridosso del Consiglio comunale di oggi per l’approvazione del preventivo 2013 e di tutti i regolamenti collegati (leggasi IMU,TARES, TOSAP), registrando l’assenza dell’assessore al bilancio e dello stesso dirigente del settore finanziario, tanto da vanificare la seduta stessa caratterizzata da una continua denunciata assenza del numero legale.

In fretta e furia, alle ore 14.00 circa, è stata annunciata una nuova commissione, questa volta congiunta, bilancio e regolamenti, in palese violazione dell’art. 94 del Regolamento comunale che, al comma 2, recita: “La convocazione è recapitata almeno 3 giorni prima ovvero, in caso di urgenza, almeno 24 ore prima della seduta. Entro gli stessi termini l’ordine del giorno è comunicato ai capigruppo consiliari per consentire l’esercizio dei diritti dei consiglieri, previsti dall’art.9 dello Statuto”.

La certificazione della palese violazione della citata norma regolamentare sta nella comunicazione per via telematica con posta elettronica certificata pervenuta alle ore 14.46 per una commissione convocata alle successive ore 16.30 di ieri.

Il regime autoritario con il quale questa maggioranza immagina di continuare a governare questa città non è più tollerabile, in quanto vergognoso e degno dei peggiori esempi di stati totalitari dai quali evidentemente questa politica malata, con rinnovata devozione, trae spunti organizzativi.

Il Consiglio comunale di oggi, pertanto, viziato nelle forme di partecipazione democratica della minoranza alla costruzione di un percorso politico sano e rispettoso delle norme vigenti, non potrà che essere disertato, abbandonando l’aula e denunciando contestualmente alle autorità competenti quanto gravemente accaduto.