Carceri, tentato suicidio di un detenuto a Rieti

Fns Cisl Lazio: Carceri – tentato suicidio di un detenuto a Rieti. Aggressioni al carcere di Velletri a danno d personale di PP mentre la legge svuota carceri non produce i risultati sperati.

«Segnaliamo che nei giorni di Pasqua vi è stato un tentativo di suicidio nel NC CC di Rieti, di un detenuto tunisino, che solo grazie alla prontezza del personale di Polizia Penitenziaria si è evitato il peggio. Da segnalare che c/o l’Istituto di Rieti dei 239 detenuti presenti n. 164 di essi sono stranieri. Altro fatto ancor più grave è stata l’aggressione avvenuta nella giornata di Pasqua presso l’Istituto di Velletri, sezione isolamento, detenuto macrebino, ha aggredito un Assistente Capo, di anni 49, il quale ha riportato trauma contusivo e distorsivo VI e V raggio mano sx con 23 giorni di prognosi».

Così il Il Segretario Generale Aggiunto della Fns Cisl Lazio Massimo Costantino in una nota.

Per la Fns Cisl Lazio, quindi, «occorre intervenire, al fine di evitare episodi del genere, aggressioni al personale e tentativi di suicidio da parte dei detenuti, aumentando sia il numero degli agenti ma anche quello del personale medico ed infermieristico. Occorre, comunque, allo stesso tempo inasprire le pene detentive per detenuti resosi responsabili di aggressione a danno del personale di Polizia Penitenziaria».

Per la Fns Cisl Lazio «anche il dato in aumento dei detenuti nelle 14 carceri del Lazio dimostra che qualcosa non funziona , basti pensare che la legge svuota carceri non ha dato i risultati sperati, eccetto i primi 7 mesi dove il sovraffollamento delle carceri lentamente diminuiva. Come si ricorderà sono state inserite importanti novità quali braccialetti elettronici, l’affido in prova, la detenzione domiciliare al fine di evitare la detenzione in carcere».

«I dati che fornisce il DAP (Dipartimento Amministrazione Penitenziaria) – prosegue Costantino – dimostrano come continuano ad aumentare i detenuti nelle carceri del Lazio, al 31 marzo 2015, si rappresenta che i reclusi presenti nei 14 istituti della Regione Lazio risultano essere 5.816 (702 in più rispetto ai 5.114 posti disponibili), rispetto al 31 dicembre 2014 si registra in tre mesi un più 216 detenuti considerato che i detenuti erano 5.600».

Per la Fns Cisl Lazio «quello che preoccupa è che se non viene ridotto il sovraffollamento nelle carceri difficilmente si potrà migliorare sia le condizione detentiva dei detenuti ma, anche, quella lavorativa del personale ed evitare eventi critici quali aggressione al personale e tentativi di suicidio dei detenuti stessi».

La Fns Cisl Lazio «non resterà ferma segnalando agli uffici competenti, come sempre ha fatto, i rischi che corre il personale che lavora in condizioni a dir poco sicuro».