Tentato suicidio in carcere a Rieti. L’Ugl: tragedia evitata

È successo tutto alla vigilia di Pasqua.

Il personale di Polizia Penitenziaria è stato allertato dall’utenza circa un presunto malore occorso ad un detenuto, trovato riverso a terra all’interno del bagno della stanza detentiva.

Il detenuto, in stato di incoscienza e ferito, è stato immediatamente trasferito in infermeria ove è stato sottoposto alle cure del caso.

In quel momento, attraverso un’osservazione più attenta sia del personale sanitario che della Polizia Penitenziaria ivi presente, si è scoperto che il malore era dovuto ad un tentativo di suicidio, posto in essere dal detenuto mediante impiccagione.

Infatti nel corso delle operazioni effettuate in infermeria, sono state rinvenute delle stringhe spezzate intorno al collo che hanno chiarito in maniera inequivocabile che era stato posto in essere un tentativo di suicidio, fortunatamente non riuscito.

Immediatamente è stata disposta visita urgente ex art. 17 O.P. e attualmente il detenuto si trova ricoverato presso l’ospedale cittadino, piantonato da personale del Corpo di Polizia Penitenziaria.

«Riteniamo che per l’ennesima volta la Polizia Penitenziaria e l’area sanitaria, con grande professionalità e senso del dovere consistito nel rilevare immediatamente il grave pericolo di vita dell’aspirante suicida, abbiano contribuito a salvare una vita. Il nostro lavoro molto spesso ci pone di fronte a casi simili e la tempestività risulta essenziale. Il mio personale plauso va a tutti coloro che coinvolti direttamente hanno sicuramente evitato una tragedia umana».

Così conclude il Segretario Provinciale UGL – Polizia Penitenziaria di Rieti, Alberto Giancamilli.