Camera di Commercio: un incontro per la diffusione della larga banda

Il presidente nazionale di Unioncamere Dardanello, l’assessore regionale Refrigeri e l’Ad di Eutelsat Italia Farina a Rieti il 30 gennaio

Il prossimo giovedì 30 gennaio alle ore 10 presso la Sala Conferenze della Camera di Commercio di Rieti (via Paolo Borsellino, 16), il presidente nazionale di Unioncamere, Ferruccio Dardanello, l’assessore regionale alle Infrastrutture, Politiche abitative e Ambiente Fabio Refrigeri e Renato Farina, amministratore delegato di Eutelsat Italia, azienda con cui Unioncamere nazionale ha stipulato una convenzione, incontreranno insieme al presidente della Camera di Commercio di Rieti, Vincenzo Regnini ed alla giunta camerale, le associazioni di categoria, le imprese, i rappresentanti istituzionali, i professionisti ed i cittadini per parlare di un progetto di diffusione della larga banda nel nostro territorio e dell’evoluzione del sistema camerale.

«Il tema al centro di questo importante appuntamento è il modello di sviluppo che si vuole dare al nostro Paese» spiega Vincenzo Regnini, presidente della CCIAA di Rieti. «Quindi è necessario comprendere quale attenzione si vuole riservare nei confronti dei territori e delle comunità numericamente meno significative. Se queste devono continuare a rappresentare un valore, esse devono essere dotate di servizi, altrimenti si va verso un altro modello di sviluppo, quello dell’inurbamento, della megalopoli. Siccome si è più volte detto che il modello migliore per il nostro Paese è la presenza diffusa sul territorio delle comunità, è necessario che si ponga al centro dell’attenzione sia la dotazione istituzionale, e quindi la “maglia” di Comuni, Province, Camere di Commercio e così via, sia la rete di servizi reali e virtuali offerti ai cittadini ed al mondo delle imprese. In questo senso il sistema delle Camere di Commercio può offrire un forte supporto nell’incremento della dotazione infrastrutturale immateriale, come la banda larga, in quanto strumento che favorisce la competitività delle imprese e che permette anche al cittadino e alle istituzioni periferiche di poter rimanere sul territorio e sviluppare un’economia meno invasiva ma altrettanto produttiva di ricchezza».