Buon successo per l’iniziativa RietiVeg

La prima vera società vegana fu fondata da Donald Watson che, nel 1847, delineò la distinzione tra vegani e vegetariani. Prima di lui, chiunque non usava nutrirsi di carne, proveniva dalla scuola pitagorica. Così, Stefano Momentè, ha iniziato a raccontare la sua “scelta vegana” che, a differenza della tradizione vegetariana, toglie dalla propria alimentazione anche i derivati animali come latte e uova.

Con il racconto di Momentè si è aperto il terzo e ultimo giorno del RietiVeg, che ha avvicinato tantissime persone in queste tre giornate, curiosi di scoprire una nuova cultura, filosofia di pensiero e stile di vita, che parte dal rispetto dell’ambiente e della terra in ogni modo possibile. «La principale motivazione per la quale sono vegano – ha detto Momentè – è quella etica: ridurre al minimo l’impatto di sofferenza degli animali. Poi sono considerate anche tutte le altre cose, fra cui l’aspetto salute, quello nutrizionale, le motivazioni fisiologiche, quelle filosofiche e religiose, per cui compatire significa comprendere la sofferenza degli altri esseri viventi e soffrire con loro. Poi ci sono motivazioni prettamente ecologiche: solo una dieta ricca di vegetali salverà il nostro pianeta da una carestia futura».

Una dieta vegan aiuta a stabilire un equilibrio con l’ambiente e tutto ciò che ci circonda. Permette di essere in sintonia col mondo ma, soprattutto, la scelta vegana – così come ha avuto modo di dire la madrina della manifestazione presente per tutta la giornata di ieri a Rieti, Loredana Cannata – diventa una “gesto puro d’amore”. «Un ripudio dell’aggressività. Sentire quello che sentono gli altri essere viventi, tutti i tipi di animale, non solo quelli che noi consideriamo di affezione come cani e gatti».

Una scelta quella della Cannata nata diversi anni fa. Prima quella di diventare vegetariana, poi quella di spingersi oltre e pensare che la grande distribuzione sfrutta gli animali anche quando si tratta di commercializzare il latte o le uova e quindi scegliere di sposare completamente la filosofia vegana. Tenere presente le condizioni in cui vivono questi animali che sono assolutamente incapaci di ribellarsi. Un profondo gesto d’amore da parte di chi ha dimostrato di avere una sensibilità spiccata e battersi attivamente per sensibilizzare l’opinione pubblica e difendere valori come il pacifismo. Il suo sogno? Aprire un allevamento di vitellini in cui questi possono trovare lo spazio di sviluppare il senso dell’amore che, per la crudeltà dell’uomo, mai hanno conosciuto, mai hanno potuto dare il latte ai propri cuccioli senza un fine che è quello commerciale.

Molto forte è stata la testimonianza che ieri ha portato Andrea Cisternino, che da anni si batte contro l’uccisione degli animali in Ucraina. Costernino da solo e senza sosta lotta anche contro i “poteri forti” e con la sua attività di fotoreporter riesce a documentare e denunciare, facendo nomi e cognomi, di persone che si rendono responsabili di massacri disumani degli animali, i cani randagi in questo caso. La sua è una vera e propria attività di sensibilizzazione e denuncia, di opposizione ad un sistema che si basa sull’aggressività e sull’odio.

Chi sceglie di essere vegano, come Roberto Severoni, è capace di portare avanti anche progetti imprenditoriali capaci di sviluppare lo studio, la ricerca e la produzione di una alimentazione sana. Completamente biologica, naturale, altamente digeribile e a grandissima conservazione. La sintesi di questo è rappresentata dal progetto Pandora e dalla produzione naturale di vino e pane. Diventare vegano significa dunque avere un grande rispetto per ciò che ci circonda, evitare il più possibile la sofferenza.

Il percorso di ieri è iniziato con il convegno del prof. Raffaele Cavaliere, che ha guidato i presenti nella ricerca dell’equilibrio tra l’uomo, l’ambiente e lo spirito. Successivamente, la prof.ssa Caterina Luisa De Caro, ha spiegato quali sono le radici orinetali-indiane nella filosofia occidentale, per raggiungere il più possibile la conoscenza delle cose, attraverso la ricerca della verità. La dott.ssa Roberta Bartocci, nutrizionista, ha invece spiegato perché essere vegani fa bene alla salute, quali benefici apporta e quali sono i giusti valori nutritivi.

La cuoca crudista, Letizia Foti, ha tenuto delle lezioni di cucina crudista e ha spiegato perché mangiare crudo e quali vantaggi apporta dal punto di vista nutrizionale. Stefano Panzarasca e MaVi di cucina ecozoica hanno invece tenuto un incontro sul “sogno della terra”. Infine, si è parlato anche dello sviluppo dell’agricoltura nella provincia di Rieti. A confrontarsi l’assessore provinciale Oreste Pastorelli, l’assessore comunale Carlo Umbertini, con l’intervento delle associazioni degli agricoltori e di slowfood.