Boncompagni (Codici): come mai non si parla più di rifiuti?

Antonio Boncompagni

«Nonostante negli ultimi tempi sia passata, inspiegabilmente, in secondo piano nel dibattito cittadino, la questione dei rifiuti resta una delle priorità fondamentali del territorio. L’associazione Codici intende riaccendere i riflettori su tante vicende che meritano chiarezza, con la speranza che il Sindaco di Rieti Simone Petrangeli risponda a quesiti vecchi e nuovi, poiché il tema è essenziale nell’ambito dei servizi pubblici collettivi di una comunità».

Lo si legge in una nota dell’associazione Codici – Centro per i Diritti del Cittadino.

«L’associazione, innanzitutto, è seriamente preoccupata dal fatto che ad oggi i cittadini non conoscano la reale consistenza del debito che il Comune di Rieti ha nei confronti della partecipata Asm e le scelte che, su questo punto, l’amministrazione comunale intende adottare o ha adottato» dichiara il coordinatore provinciale di Codici, dott. Antonio Boncompagni, che prosegue: «vorremmo risposte ad alcune semplici domande. È stato deliberato un piano di rientro dal debito di Asm? Se si, con quali tassi di interesse? E ancora, si sta valutando l’ipotesi di liquidare una società fortemente indebitata, con la consapevolezza che i lavoratori non perderebbero il proprio posto?».

Per Codici è arrivato il momento di fare chiarezza anche sul versante delle scelte politiche in tema di rifiuti e ambiente: «dal contratto di igiene pubblica tra Asm e Comune di Rieti scaduto nel novembre del 2012 alle decisioni in merito all’impianto per il trattamento dei rifiuti, passando per l’estensione della raccolta porta a porta all’intera città».

«Rimaniamo esterrefatti dalla totale non decisione dell’amministrazione comunale su tante questioni di primaria importanza» aggiunge Antonio Boncompagni. «Perché ancora non viene pubblicato il bando pubblico per il nuovo affidamento del servizio di igiene? Proprio perché non esiste più il contratto con Asm, non capiamo cosa si aspetti a prevedere nel nuovo bando l’ampliamento della raccolta porta a porta all’intera città, assolvendo così ad un obbligo di legge ma anche morale e civico».

«Inoltre – insiste Boncompagni – pur avendo sollecitato più volte il Sindaco Petrangeli, non è chiaro ancora chi debba realizzare il previsto impianto di trattamento dei rifiuti, un impianto che a nostro avviso deve essere ecocompatibile e di proprietà comunale. Chiediamo poi al primo cittadino di poter avere copia del parere legale richiesto all’avvocato Giulia Di Fava di Reggio Emilia, questo perché come associazione intendiamo condividere con l’amministrazione comunale scelte che rapidamente passino dal piano teorico a quello pratico. Per onestà storica, inoltre, ricordiamo che la Provincia di Rieti ha stanziato un finanziamento di circa 500mila euro nell’ormai lontano 2011 per il capitolo raccolta differenziata, motivo in più per accelerare il percorso amministrativo al fine di evitare di perdere il finanziamento stesso».

In conclusione, l’associazione Codici ritiene prioritario per il futuro di Rieti il tema dei rifiuti, sotto vari punti di vista: occupazionale, economico, ambientale e, non ultimo, di maturità civica.

«Siamo certi che il Sindaco vorrà rispondere ai nostri quesiti – conclude il coordinatore reatino di Codici, Boncompagni – proprio perché siamo certi che egli condivida il fatto che solo dalla buona politica possano derivare risultati apprezzabili per il territorio. E quindi, solo con la buona politica si potrà ottenere l’aumento della differenziata oltre il 65%, si potranno creare ben trenta posti di lavoro come da progetto realizzato dal Conai, si potrà realizzare un impianto ecocompatibile di proprietà comunale per il trattamento dei rifiuti e si potrà individuare finalmente, attraverso una gara ad evidenza pubblica, il nuovo gestore che probabilmente potrà permetterci di avere un servizio moderno e contestualmente una riduzione della Tarsu».