Bilancio: botta e risposta sulla richiesta di rinvio del Consiglio

In riferimento alla richiesta della minoranza di rinviare il Consiglio comunale del 20 maggio che ha all’ordine del giorno l’approvazione del conto consuntivo, il presidente del Consiglio Comunale, Gian Piero Marroni sottolinea che «si sono svolte due conferenze dei capigruppo per fissare il Consiglio comunale, il 5 e il 12 maggio, e in quella sede non sono stati sollevati particolari problemi dai capigruppo presenti».

«Rispetto alle problematiche sollecitate dai capigruppo di opposizione nella lettera del 16 maggio – aggiunge Marroni – vorrei chiarire quanto segue.

1) La proposta di conto consuntivo è stata approvata in giunta e comunicata ai consiglieri comunali il 29 aprile 2015, mettendo a disposizione degli stessi la deliberazione e la allegata documentazione. Pertanto risulta rispettata la prescrizione dell’articolo 227 del T.U.E.L. in ordine al rispetto per la documentazione ai consiglieri.

2) Mi risulta che i bilanci delle società sono allegati al conto consuntivo qualora approvati. Sottolineo che i termini di approvazione dei bilanci delle società sono diversi rispetto a quelli del Comune. Pertanto gli allegati si riferiscono ai bilanci approvati e non a quelli non ancora approvati.

3) Non posso sapere se la trattazione in commissione consiliare è stata sufficiente, comunque le commissioni sono istruttorie e di approfondimento, spero che tre commissioni siano state sufficienti ai consiglieri per approfondire e conoscere il conto consuntivo. I consiglieri sanno che non è previsto un numero minimo di commissioni, per legge, se ci fosse stato l’avrei fatto rispettare, e comunque tutte le spiegazioni ulteriori possono essere fornite nella discussione in sede di Consiglio comunale.

4) La relazione dei revisori dei conti, dalle informazioni che ho, è stata fornita nei termini di legge, e comunque saranno come sempre invitati a partecipare al Consiglio comunale, sarà mia premura richiedere la loro presenza.

5) Non mi risulta che siano stati prorogati i termini per l’approvazione del conto consuntivo, e quindi credo che sia bene svolgere il Consiglio visto che è convocato, a prescindere da ogni eventuale proroga, che peraltro al momento non c’è.

Per queste ragioni, e le informazioni in mio possesso, la seduta del Consiglio comunale per l’approvazione del conto consuntivo, così come fissato nella conferenza dei capigruppo del 12 maggio, si terrà legittimamente secondo il calendario stabilito in quella sede».

I Capigruppo consiliari di opposizione Lidia Nobili (Forza Italia), Antonio Perelli (Nuovo Centro Destra), Sonia Cascioli (Fratelli d’Italia – AN), Andrea Sebastiani (Lista Civica Rieti che Sviluppa), Walter Sabetta (Grande Sud) e David Festuccia (Lista civica Città Nuove), facendo seguito alla risposta del Presidente del Consiglio comunale, rappresentano ancora una volta «che le conferenze dei capigruppo andrebbero convocate al termine dei lavori delle competenti commissioni e non, come purtroppo in uso, prima delle stesse al mero fine di contingentarne i lavori e la durata, venendo meno, quindi, il necessario approfondimento tematico. E non vogliamo neanche entrare nel merito del pessimo spettacolo che il braccio di ferro della maggioranza ha dato sulla commissione bilancio per ben quattro mesi. Questo modus operandi ha, infatti, determinato la mancata audizione in commissione di tutti i dirigenti e degli assessori, nonché l’audizione dei revisori dei conti, certamente necessaria in considerazione della particolare gravità del disavanzo presentato per oltre 40 milioni di Euro».

Entrando nel merito dei punti sollevati, la minoranza precisa che:

«1. il disposto dell’articolo 227 del Testo Unico degli Enti Locali non è rispettato in quanto il comma 2 recita che “Il rendiconto è deliberato dall’organo consiliare dell’ente entro il 30 aprile dell’anno successivo, tenuto motivatamente conto della relazione dell’organo di revisione. La proposta è messa a disposizione dei componenti dell’organo consiliare prima dell’inizio della sessione consiliare in cui viene esaminato il rendiconto entro un termine, non inferiore a 20 giorni, stabilito dal regolamento”. Dalla lettura dell’articolo 227 in combinato disposto con l’articolo 239 del TUEL, comma 1 lettera d), si evince che la stessa “relazione sulla proposta di deliberazione consiliare del rendiconto della gestione e sullo schema di rendiconto” deve essere presentata da parte dell’organo di revisione “entro il termine, previsto dal regolamento di contabilità e comunque non inferiore a 20 giorni, decorrente dalla trasmissione della stessa proposta approvata dall’organo esecutivo”. Considerato che detta relazione dei revisori è stata inviata ai consiglieri con pec del 15 maggio u.s. risulta del tutto evidente il mancato rispetto dei termini perentori dettati dal legislatore;

2. nonostante i bilanci delle società, e quindi anche delle partecipate del Comune di Rieti, debbano essere approvati entro il 30 aprile dell’anno successivo, a tutt’oggi non risultano ancora approvati. Premessa questa ulteriore inadempienza da parte dell’Ente in quanto socio di maggioranza, non si può in questo caso ignorare che nel bilancio comunale che si andrebbe ad approvare non risulterebbe la copertura per circa 800.000 Euro di interessi moratori maturati per il ritardato pagamento dei servizi erogati;

3. la richiesta di rinvio nasce proprio dalla considerazione che i lavori fin qui svolti dalla competente commissione non sono stati assolutamente sufficienti tanto più che, dopo un lungo periodo di inattività, sono stati contingentati a distanza di 1 giorno gli uni dagli altri, non consentendo il necessario, responsabile approfondimento tematico anche in considerazione dei pesanti e lunghi riflessi economici che tale provvedimento avrà su ogni singolo cittadino;

4. come già specificato al punto 1, la relazione dei revisori dei conti non è stata fornita nei termini di legge;

5. risulta in approvazione il decreto per la proroga dei termini per l’approvazione in Consiglio comunale del rendiconto 2014, così come peraltro già avvenuto per l’esercizio 2013, e così come fortemente richiesto, tra gli altri, anche dall’ANUTEL che il 30 marzo u.s. ha evidenziato i motivi per i quali “risulta quanto mai necessaria una proroga dei termini per il rendiconto 2014” evidenziando nel contempo la necessità di superare la “discrasia fra quanto disposto dal D. Lgs. 267/2000 e dal D.Lgs. 118/2011 in materia di termine per l’approvazione del rendiconto”. Al riguardo, la stessa ANUTEL sottolinea che “L’avvio dell’armonizzazione del nuovo sistema di regole contabili e dei nuovi schemi di bilancio costituisce per i Comuni una fondamentale occasione per rendere più leggibili i conti degli enti locali e, come noto, tra le tematiche affrontate legate alla redazione del rendiconto 2014, figura sicuramente il riaccertamento straordinario dei residui cui deve essere dedicata un’attenzione particolare. Non si tratta, infatti, di un mero esercizio contabile di competenza delle ragionerie, ma di una operazione tesa a riportare piena chiarezza nella reale dimensione degli equilibri di bilancio degli enti locali, alla quale si affianca la necessità di coinvolgere non solo tutti i responsabili della gestione, in un puntuale e rigoroso lavoro di revisione contabile, ma anche la classe politica, nel contesto di un percorso di responsabile consapevolezza nel quale gli organi di revisione ed i responsabili finanziari assumano un ruolo di coordinamento strategico nei confronti degli altri attori coinvolti nel processo.” Al riguardo, è la stessa Sezione Autonomie della Corte dei Conti, con propria deliberazione n.4 del 17 febbraio 2015, a richiamare l’attenzione sul “rischio di riaccertamenti straordinari condotti in modo frettoloso, non corretto o superficiale”, nonché a sottolineare “alcuni potenziali pericoli tra i quali l’impropria cancellazione -oltre che dei residui attivi effettivamente non esigibili- di entrate di dubbia e difficile esazione che potrebbe condurre ad una proliferazione dei disavanzi”».

«Alla luce di tutto quanto precede – concludono dalla minoranza – ribadendo lo spirito di leale collaborazione che anima gli scriventi gruppi di opposizione e nella speranza che la S.V., in qualità di garante super partes dell’intero consiglio comunale, voglia far rispettare i termini perentori previsti dalle norme di riferimento di cui ai punti 1 e 4 consentendo, nel contempo, alla minoranza di prendere compiutamente parte all’intero processo decisionale, si rinnova la richiesta che la convocazione del Consiglio comunale con all’ordine del giorno l’approvazione del bilancio consuntivo 2014, previa determinazione, al riguardo, del competente Ufficio di Presidenza, venga rinviata ad altra successiva data».