“Ascoltare, Coinvolgere, Lottare e Impegnarsi” è lo slogan del 23° congresso provinciale dell’Acli di Rieti chiamata all’elezione da parte dei delegati al congresso provinciale, sabato 19 marzo a Rieti in via S. Agnese, il nuovo consiglio provinciale che guiderà l’Acli nei prossimi 4 anni.
Il congresso, presieduto da Alessandra Bonifazi, Presidente Regionale delle Acli del Lazio e incaricata dalla Presidenza Nazionale, inizierà alle ore 11 con l’accoglienza e la registrazione dei partecipanti. Proseguirà con la riflessione spirituale del Vescovo di Rieti Mons. Domenico Pompili, la relazione del presidente uscente delle Acli di Rieti Giuseppe Capitani, gli interventi dei delegati ed infine le votazioni per il nuovo consiglio provinciale.
I delegati provinciali al congresso sono chiamati al dibattito e a riflettere sul tema congressuale.
Per contribuire a ridare nuovo slancio alla democrazia è indispensabile ascoltare l’altro, ricercare un dialogo e una relazione per mettersi in discussione e crescere insieme. È indispensabile una nuova azione sociale in cui le persone siano le protagoniste. Le Acli vogliono stare insieme agli altri, essere parte del popolo e si interrogano sulle questioni che emergono per prendersi carico dei bisogni reali. Solo così nasceranno azioni di cambiamento capaci di generare valore sociale.
«Sono in corso profondi cambiamenti nella società civile e senza dubbio anche l’associazionismo deve cambiare assumendo forme organizzative capaci di venire incontro ai nuovi bisogni sociali.
Le Acli devono continuare a rimanere sintonizzate su un doppio canale: da una parte l’ascolto dei bisogni, la condivisione delle scelte e la promozione di proposte che diano voce ai cittadini; dall’altra l’intermediazione per la tutela dei diritti con le istituzioni, nel mercato del lavoro e nella Pubblica Amministrazione. È davvero un mondo che cambia e non sempre per il verso giusto. L’umana incertezza e limitatezza che ci vive dentro sarà la nostra forza per dare una luce, una speranza, una certezza che le Acli ci sono».