Area Rieti: “Sfida la Crisi”

Area Rieti affronta di petto la crisi e fa sentire la sua voce; da Rieti i militanti dell’associazione sono scesi in piazza insieme a centinaia di giovani giunti da Roma, Padova, Pisa, Genova, Napoli, sotto l’EuroTower di Francoforte, sede della BCE al grido “Né indignati né rassegnati. Sfida la crisi!” dal 20 al 23 settembre scorso.

Si sono riuniti in un’assemblea pubblica presentando e dibattendo diverse proposte di iniziativa legislativa europea a sostegno della crescita dello sviluppo e dell’occupazione giovanile.

Dall’assemblea è emerso un pacchetto di provvedimenti su cui fondare una piattaforma politica, attraverso la quale aggregare altre realtà, da sottoporre ai rappresentanti istituzionali europei. Le richieste avanzate vanno dalla creazione degli Eurobond, alla riforma della Bce come organismo prestatore di ultima istanza. Fortemente voluta la tassazione sulle transazioni finanziarie (la Tobin Tax), con la quale raccogliere 60 miliardi da destinare allo sviluppo, ma soprattutto all’istituzione di strumenti ed iniziative volte a favorire l’occupazione giovanile. Preoccupa il dato italiano che rileva come quasi un quinto di coloro che hanno meno di 29 anni risulti disoccupato. «Perché non affiancare il Patto di stabilità e crescita, che impone ai governi europei il rispetto di stringenti obblighi di bilancio, con un European Social Investment Pact che imponga agli stati uno standard di qualità e quantità di risorse da impiegare sul fronte dell’occupazione giovanile e di altri ambiti socialmente rilevanti?».

Sostenuti dal vice presidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli, combattiva e instancabile, e dal senatore Andrea Augello, definito il “Marconi del movimentismo”, che sottolinea come mai come ora questa pulizia e questa convinzione siano indispensabili. Mario Sechi, direttore del Tempo, moderatore del convegno a chiusura della tre giorni, afferma con convinzione che grazie a questi ragazzi «una politica diversa è possibile, si tratta certamente un segnale positivo, pulito».

“Sfida la Crisi”, vuole essere un messaggio chiaro alle Istituzioni italiane ed europee i giovani non sono rimasti fermi a guardare, sono in movimento e non si rassegnano alla crisi, ma vogliono sfidarla e vincerla.

L’entusiasmo è tanto, la rabbia è forte, la convinzione ferma: La promessa è che la manifestazione del 21 settembre segni solo l’inizio: l’obiettivo è costruire una rete transnazionale europea che supporti le proposte del movimento attraverso il coinvolgimento dei cittadini europei anche con la presentazione di leggi di iniziativa popolare e che si impegni a ridefinire i contorni dell’identità politica e culturale dell’Ue.