Alcatel: i sindacati chiedono contratti di solidarietà

Terminato l’incontro al Ministero per la vertenza Alcatel. L’incontro era stato programmato per affrontare il piano di ristrutturazione mondiale presentato da Alcatel e che coinvolge anche gli stabilimenti italiani.

Alla riunione ha partecipato, oltre all’azienda e alle organizzazioni sindacali, il Sottosegretario De Vincenti per conto del Governo. L’Alcatel ha comunicato di aver trovato un soggetto industriale al quale verranno esternalizzate le attività di Opctis con il coinvolgimento di circa 300 persone, ribadendo però che ci sono altre 300 persone ancora in esubero per le quali è necessario far ricorso alla cassa integrazione straordinaria.

Ci sono poi in atto da parte dell’azienda delle valutazioni a livello mondiali di altre azioni anche di esternalizzazioni di altre attività che coinvolgeranno anche lavoratori di siti italiani.

Pur apprezzando il fatto che si sia trovato un soggetto italiano in grado di rilevare le attività di ricerca, non sono però ancora in grado di esprimere un giudizio compiuto, non conoscendo ad oggi il piano industriale e gli accordi tra l’Alcatel e la società.

La cosa più preoccupante rimane poi il futuro dei siti italiani e delle 300 persone dichiarate ancora in esubero dall’azienda, senza che per loro ci sia nessun piano di rioccupazione ma il solo ricorso alla Cigs. Per quest’ultime come organizzazioni sindacali abbiamo ribadito la nostro richiesta dei contratti di solidarietà per far fronte all’attuale scarico.

Per continuare la discussione ci siamo aggiornati ad un prossimo incontro che si terrà, sempre al Ministero, il 9 aprile.