A Rieti un Grande Fratello per controllare i cassonetti?

«Da questa mattina c’è una squadra di Asm che sta raccogliendo soltanto i rifiuti fuori dai cassonetti. Nei giorni prossimi inizieremo a montare telecamere in prossimità delle aree di raccolta. Della serie è ora di finirla». Lo dichiara Alessandro Mezzetti, Assessore del Comune di Rieti allo Sport, Tempo Libero, Decoro Urbano, Frazioni e Periferie con un post sul gruppo Facebook (Puli)AMO Rieti.

È prevedibile che l’iniziativa finirà per suscitare polemiche. La richiesta di una città pulita è piuttosto diffusa e il Comune cerca di fare fronte come può. Ma non tutti i cittadini sono disposti a cedere terreno a certe forme di controllo diffuso. Qualcuno, per di più, parla pure di una spesa inopportuna, se è vero che le casse comunali versano in gravi difficoltà.

Comunque sia, rimane dubbia l’efficacia complessiva di un tale provvedimento. Già sulle pagine del social network, infatti, qualche internauta fa notare che il risultato più probabile sarà la migrazione degli sporcaccioni verso angoli più nascosti.

In cambio, sulla città graverà un aumento di controllo. Il sapersi osservati comporta comunque un vincolo, un condizionamento. Per qualcuno ha il sapore di una certa perdita di libertà, e sarebbe bene tenerne conto. La telecamera puntata (solo?) sul cassonetto non sarà il Grande Fratello, ma può comunque dare fastidio, anche a chi non ha nulla da nascondere.

Piuttosto, per risolvere il problema – che è innanzitutto culturale – occorrerebbe educare i cittadini più rozzi ad un modo civile di disfarsi dei rifiuti. Ad esempio attraverso incentivi fiscali.

Non dovrebbe essere difficile fare in modo che i cittadini possano dimostrare un comportamento responsabile in fatto di immondizia. Chi fa la raccolta differenziata, chiama l’ASM per liberarsi degli ingombranti e in generale produce pochi rifiuti e in modo coscienzioso, potrebbe essere premiato con una diminuzione della Tarsu.

I soldi sono un argomento che comprendono anche i più ottusi, e risparmiare qualcosa piace a tutti. Chissà, forse così, nel giro di qualche tempo (diciamo un paio d’anni?) si potrebbe riuscire nel miracolo di convincere anche i più riluttanti a comportarsi meglio.

Forse, però, a qualcuno interessa la soluzione veloce, l’atto di forza, il mostrasi deciso. Va bene lo stesso, ma di solito il bastone, più che educazione, provoca risentimento.