Ricostruzione

A Casa Futuro il riconoscimento After the Damages International Award

Un importante riconoscimento per Casa Futuro, progetto di ricostruzione dell'area Don Minozzi di Amatrice, è stato conferito allo Studio Boeri Architetti nella seconda edizione dell’After the Damages International Award

Mercoledì 8 marzo si è tenuta online la cerimonia di premiazione della seconda edizione dell’After the Damages International Award, premio con lo scopo di diffondere progetti, strategie e realizzazioni nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, che abbiano saputo interpretare il complesso tema dell’emergenza, della prevenzione, della gestione e della mitigazione del rischio.

Tra i progetti vincitori quello di Casa Futuro, firmato da Stefano Boeri Architetti per la ricostruzione del Complesso Don Minozzi di Amatrice, un luogo storico di grande importanza per il territorio colpito dal sisma del 2016. L’intervento si ispira al concetto cardine di Ecologia Integrale espressa nell’enciclica Laudato si’ di Papa Francesco e al dialogo con l’architettura preesistente, progettata da Arnaldo Foschini negli anni Venti per ospitare gli orfani di guerra.

L’impiego di tipologie costruttive antisismiche, il reimpiego delle terre da scavo, la gestione puntuale delle acque meteoriche e la presenza di 930 pannelli fotovoltaici integrati in copertura, così come il recupero dell’ex fattoria e del silo adiacente – conservati con le funzioni originali come elementi della memoria dell’area – contribuiscono a ridurre notevolmente l’impatto ambientale del progetto.

Nel complesso, il progetto non si limita alla definizione di una nuova pianificazione urbana risultante dall’insieme degli interventi previsti, ma vuole sollecitare una riflessione sul rinnovato assetto strategico, in termini di nuove destinazioni d’uso, dotazione di attrezzature e servizi e gestione futura del complesso, riflettendo sul relativo ruolo che il territorio può tornare ad assumere.

«Siamo felici di questo riconoscimento: l’aspirazione di Casa Futuro è di rendere nuovamente il Don Minozzi un motore della rigenerazione sociale e culturale di questo territorio, come accadde nel primo Dopoguerra. Le corti della Casa Futuro saranno infatti luoghi comunitari di formazione, incontro e accoglienza aperti ai giovani, ai cittadini e ai visitatori della nuova Amatrice», afferma l’architetto Stefano Boeri.

Il disegno complessivo dell’area pone peraltro grande attenzione all’inserimento paesaggistico-ambientale dell’intervento – considerando le peculiarità legate al Parco Nazionale Gran Sasso e Monti della Lega – con un impatto ridotto al minimo: le superfici verdi costituiscono il 40% del totale e il progetto di paesaggio mira a definire spazi aperti con usi differenziati, alternati ad ampie aree verdi che caratterizzano il complesso.