Giardino faunistico di Piano dell’Abatino

In piena terra Sabina e circondato da una splendida flora è diventata la casa per animali feriti, abbandonati o maltrattati.

I volontari da anni si prendono cura di loro con dedizione e passione. Il Giardino faunistico di Piano dell’Abatino è un centro di recupero ed ospita gli animali feriti e bisognosi, sia appartenenti alla fauna selvatica, vedi volpi, istrici, tassi, caprioli, cinghiali, rapaci, sia animali esotici sequestrati dal Corpo Forestale dello Stato che collabora attivamente con il Centro.

Molti anche gli animali feriti o abbandonati che vengono consegnati nelle amorevoli mani del Professor De Marco dai volontari di associazioni ambientaliste. L’area in cui sono ospitati gli animali occupa una superficie di circa 10 ettari e comprende alcuni recinti e numerose voliere. Le strutture sono ampie e tali da assicurare condizioni adeguate alle esigenze degli animali. Il Parco ospita animali appartenenti a diverse specie di mammiferi, uccelli e rettili.

Il Giardino faunistico di Piano dell’Abatino è un’associazione Onlus riconosciuta dal Ministero della Salute , dal Ministero dell’Ambiente, dalla Regione Lazio e dalla Provincia di Rieti. con la quale, dal 2000, sono state stipulate varie convenzioni per il recupero della fauna autoctona.  Negli ultimi anni il lavoro è aumentato in modo esponenziale come pure gli animali da curare e soltanto lo scorso anno gli esemplari arrivati al centro sono stati oltre duecentocinquanta. Molti animali vengono presi in cura e successivamente riabilitati e, dove possibile, reinseriti nel loro habitat. Alcune volte però, quando le lesioni sono irreparabili, tanto da compromettere la possibilità di sopravvivenza il Parco dell’Abatino li ospita a tempo indeterminato. Quindi deve provvedere all’accoglienza ed al mantenimento di diversi animali oltre che a cure veterinarie costanti. Per affrontare le crescenti difficoltà dell’associazione il Parco ha promosso una campagna per un sostegno economico per poter portare avanti questa fondamentale attività.

Per chi ama gli animali il Parco dell’Abatino è un’istituzione e per i più piccoli, che spesso arrivano in visita con le scuole, è un luogo meraviglioso dove possono ammirare animali di ogni tipo.

Il Parco è anche un Centro d’etologia dove si promuovono attività di ricerca nel campo dell’etologia comportamentale e della conservazione grazie anche alla collaborazione con istituzioni scientifiche nazionali ed internazionali per diffondere una giusta conoscenza del processo evolutivo attraverso l’osservazione diretta degli animali.

Come Centro di didattica svolge progetti d’educazione ambientale per il mondo della scuola per promuovere una migliore conoscenza di tematiche naturalistiche legate al benessere animale ed alla convivenza d’individui di specie diverse, all’etica del rispetto reciproco tra uomo ed altri animali ed alla conservazione di animali minacciati d’estinzione. Giocando quindi un ruolo fondamentale nell’educazione dei più piccoli.

«Gli animali – dicono i volontari – sono aumentati notevolmente e per questo i finanziamenti sono diventati insufficienti. Nuove donazioni sono quindi necessarie per poter continuare a proteggere ed ospitare gli animali in difficoltà».

E sarebbe un peccato dover rinunciare ad un luogo d’eccellenza per la ricerca, ma soprattutto quale rifugio e casa per tanti animali che altrimenti andrebbero incontro a morte certa.

E poi, vedere gli occhi dei bambini quando raccontano la loro esperienza al centro di Piano dell’Abatino, vale una piccola donazione per permettere a chi presta la sua opera di continuare a fare il suo lavoro.

Tante le storie che il professor De Marco ed i volontari possono raccontare.

C’è quella di Cyrano, un cucciolo di un gruppo di macachi di Tonkeana, che qualche mese fa, inesplicabilmente, aveva cominciato ad indebolirsi sempre di più, smettendo perfino di camminare e di nutrirsi. È stato allora tolto dal gruppo nel difficile tentativo di curarlo. Dopo una lunga convalescenza, fatta di piccoli progressi quotidiani, quest’estate si è potuto reintrodurre Cyrano nel suo gruppo. La mamma, Téthys, l’ha ripreso in braccio e gli altri individui hanno festeggiato il suo rientro con un’emozionante celebrazione collettiva, fatta di espressioni facciali affiliative, vocalizzazioni amichevoli, abbracci e corse espressive.

O quella di una femmina di lupo con problemi di mobilità alle zampe posteriori soccorsa dalla Forestale a Lisciano che ancora non può camminare e che è amorevolmente accudita dai volontari.

«C’è un modo, che non costa nulla, per supportare gli animali in difficoltà: devolvere il proprio 5 per mille all’Associazione Giardino Faunistico di Piano dell’Abatino Onlus. Anche grazie a questo contributo potremo assicurare agli animali ospitati una vita adeguata oltre che prenderci cura di nuovi soggetti bisognosi. Grazie a tutti quelli che hanno scelto di sostenere il Giardino Faunistico di Piano dell’Abatino Onlus». Queste le parole che il professor De Marco ed il suo gruppo hanno diffuso anche in rete.

Un appello semplice cui rispondere con un piccolo gesto per sostenere chi ogni giorno dedica la sua vita ad animali che altri esseri umani hanno abbandonato, ferito, umiliato.