Terra dei fuochi, Rieti premia Patriciello

Nel nome della santa tradizionalmente invocata contro i pericoli del fuoco, la terra di cui ella è patrona stringe un legame con la “terra dei fuochi”. Nell’ambito dell’intenso cartellone di “Santa Barbara nel mondo”, Rieti accoglie i protagonisti dell’impegno per la giustizia e la salvaguardia del creato che, in Campania, vede la Chiesa in prima linea.

E sabato prossimo, il Premio internazionale “Nel fuoco” sarà assegnato a don Maurizio Patriciello, parroco di Caivano e portavoce dei familiari delle vittime che, in quella terra martoriata, sono morte a causa dei roghi tossici e dei tanti rifiuti illegali. Insieme al noto sacerdote che lotta contro illegalità e corruttele, a ricevere il premio dalle mani di sindaco e vescovo di Rieti saranno il suo confratello don Aniello Manganiello, già parroco a Scampia e fondatore dell’associazione “Ultimi”, e il comandante dei Vigili del fuoco campani Giovanni Nanni.

L’appuntamento del 29 (alle 9.30 in Cattedrale) è il più importante che la rassegna, apertasi a S. Barbara in Agro domenica scorsa, prevede in questa settimana, che si apre con le giornate dedicate a sant’Agostina Pietrantoni, cui domani pomeriggio viene intitolato un reparto dell’ospedale reatino, mentre martedì mattina all’Auditorium Varrone ci sarà un incontro con proiezione di un filmato sulla vita della santa sabina.

Mercoledì mattina a Palazzo Dosi incontro col giornalista Giovanni Tizian che ricorderà suo padre Peppe ucciso dalla mafia, mentre giovedì, stesso luogo, mattinata per i vent’anni dell’uccisione di Ilaria Alpi e venerdì quella dedicata alle “stragi degli innocenti” del terrorismo italiano. Sabato pomeriggio la suggestiva processione sul Velino con la statua di santa Barbara, seguita dal superbo spettacolo pirotecnico. Domenica 30 il teatro Vespasiano ospiterà alle 17 il concerto per il 70° della liberazione di Rieti e il bicentenario dell’Arma dei Carabinieri.

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