Protezione civile, un drone in aiuto per incendi e ricerche

Il drone sarà operativo nelle prossime settimane, non appena si concluderà la formazione del personale abilitato a pilotarlo.

“Si tratta di un velivolo professionale (vedi foto) molto compatto, dotato di sei rotori e pilotato a distanza da un radiocomando. Il primo reso operativo per scopi di Protezione Civile in provincia di Rieti”.  A presentarlo alla stampa è Crescenzio Bastioni, responsabile del CER Protezione Civile. “Con questo nuovo mezzo tecnologico a disposizione, sarà possibile ispezionare in sicurezza specchi d’acqua, allagamenti, frane, volare sopra macerie o zone colpite da alluvione. Il drone, su cui è installata una telecamera ad alta definizione e dotata di un visore all’infrarosso, consentirà alle immagini così catturate di venir visualizzate all’operatore a terra su un ampio display da 7 pollici, questo grazie ad una connessione Wi-Fi, permettendone anche la registrazione, per poter rivedere in un secondo tempo il filmato”.

“Le attività di spegnimento degli incendi di bosco o le operazioni di ricerca di dispersi in zone impervie, saranno facilitate grazie alla possibilità di visionare immediatamente le immagini che giungono sul monitor e ricavarne informazioni utili per coordinare le operazioni di soccorso, evitando di esporre uomini e mezzi a pericoli ed ottimizzare le risorse umane, valutando l’entità dell’evento e permettendo di inviare i soccorsi in maniera mirata”.

“Il sistema di gestione – prosegue Bastioni – consente anche di tenere chat aperte per lo scambio di informazioni tra gli operatori in loco, e ciò lo rende particolarmente utile per le operazioni di Protezione Civile ed anche più economico ed efficiente rispetto all’impiego di elicotteri ben più grandi e costosi. Immaginiamo, ad esempio, un incendio di bosco: il drone sorvola l’area interessata e le squadre vicino al muro di fuoco possono chiedere all’operatore di spostare il drone per vedere in che direzione si stanno estendendo le fiamme e a quale velocità, in modo da poterle aggirare e bloccare”.

“Il drone che la Protezione Civile impiegherà, è un compatto apparecchio a propulsione elettrica a bassissimo costo di esercizio e che consente di avere immagini e riprese stabili in  tutte le condizioni meteorologiche. Dove non posso arrivare gli uomini con i propri mezzi – conclude Bastioni – può arrivare un drone che, comandato da una certa distanza e monitorato su uno schermo da remoto, può avventurarsi ed ispezionare qualsiasi ambiente, anche il più ostile”.

Quindi non solo un uso militare, attività per cui i droni sono divenuti famosi, ma anche al servizio della collettività, garantendo una migliore operatività al personale dedito al soccorso, a salvaguardia della popolazione e dell’ambiente.

Da oggi, la Protezione Civile ha un alleato in più.