Isee, Sebastiani: il Comune si prepari ad accogliere le istanze di rimborso delle famiglie

«Il Comune di Rieti tenga conto del pronunciamento del Tar del Lazio sull’illegittimità del sistema di calcolo dell’Isee, e si prepari ad accogliere le istanze di rimborso delle famiglie per chiedere indietro quanto da esse pagato in più, ad esempio, per le rette di frequenza di asili nido».

E’ quanto dichiara il consigliere comunale Andrea Sebastiani, che aggiunge: «Il Tar del Lazio con tre distinti pronunciamenti di fatto ha modificato parzialmente l’impianto di calcolo dell’Indicatore della situazione reddituale (ISR), cioè di una delle due componenti dell’ISEE (l’altra è quella patrimoniale). Dichiarando l’illegittimità del DPCM n° 159 del 2013, con il quale è stato introdotto il nuovo sistema di calcolo Isee, nella parte in cui esso impone al dichiarante l’obbligo di includere, ai fini del calcolo, prestazioni assistenziali esenti da reddito, come le indennità di accompagnamento, le pensioni di invalidità civile, gli assegni sociali e le somme erogate a titolo di risarcimento del danno».

«Con la sentenza n° 2459 del 11 febbraio scorso – sottolinea il consigliere –  il Tribunale Amministrativo ha inoltre annullato la norma secondo cui i nuclei familiari con all’interno componenti disabili minorenni godevano ingiustamente di una franchigia superiore rispetto a quelli ove erano presenti disabili maggiorenni. Prima della sentenza del Tar questi ultimi, infatti, avevano la possibilità di “sganciare” il proprio reddito da quello del nucleo familiare di origine, potendo non considerare ai fini del calcolo i redditi dei genitori ma solo i propri, ed avendo in tal modo accesso più agevolmente a prestazioni sociali precluse ai nuclei con minorenni. Una vera tegola per le amministrazioni locali, in particolare per quegli enti in grave difficoltà economica che si vedranno costretti, se richiesto, a restituire quanto pagato in più dagli utenti per le rette di iscrizione e frequenza di asili nido».

«Fermo l’assunto che quei nuclei familiari che hanno presentato agli uffici un Isee calcolato con i parametri oggi dichiarati illegittimi dal Tar, anche in pendenza di eventuale ricorso del Governo al Consiglio di Stato, possono avanzare istanza di rimborso al Comune se ritengono di aver pagato rette superiori rispetto al dovuto.  Per tale motivo ho presentato un’ interrogazione – conclude Sebastiani – per sapere dal Sindaco cosa l’Amministrazione intenda fare per fornire adeguata informazione ai cittadini, dando indirizzo agli uffici di non intralciare la presentazioni di eventuali istanze di rimborso. Inoltre se, aderendo ad un principio di precauzione, nel presumere l’illegittimità del calcolo Isee, il primo cittadino non ritenga opportuno chiedere un parere alla Corte dei Conti, per il tramite del Dirigente dei Servizi Sociali, circa il comportamento che l’Amministrazione debba correttamente tenere al fine di evitare in ogni modo un eventuale danno erariale».