Un altro presepe nella “Valle”: inaugurato a Rieti l’allestimento nella cappella dell’ospedale vecchio

La mattina della vigilia di Natale è stato inaugurato un nuovo presepe in un angolo centralissimo e spesso dimenticato della città. L’ospedale civile di via Centuroni smise la la propria attività sanitaria nel 1974, anno in cui entrò a regime il nuovo presidio ospedaliero San Camillo de Lellis in zona nucleo industriale. Da allora, dopo alcuni anni in cui l’immobile ha ospitato istituti di scuola professionale superiore, si sono succeduti svariati rimpalli tra enti sull’utilizzo e la bonifica della struttura e dell’adiacente chiesa di via del Vignola.

Una piccola parte di quello che fu l’ospedale di Rieti torna ora visitabile in occasione dell’allestimento di un presepe nella cappella di San Camillo, posta nel piccolo chiostro interno. Le statuine del presepe provengono dalla vicina parrocchia di Sant’Agostino, con la collaborazione della ditta Conti Piante che ha donato il verde che adorna lo spartano allestimento del cortile antistante la cappella. L’apertura temporanea dell’ex ospedale, su iniziativa del sindaco, attraverso la fattiva disponibilità e collaborazione dell’assessore regionale al Patrimonio, Alessandra Sartore, dei consiglieri comunali Letizia Rosati e Stefano Eleuteri e dell’assessore comunale Giovanna Palomba, è stata permessa grazie all’accordo raggiunto tra Comune di Rieti e Regione Lazio, ente proprietario della struttura.

«La riapertura, seppur temporanea e parziale, in occasione del Natale – dichiara il sindaco – sarà un’opportunità per i cittadini per prendere visione di parte dell’ex ospedale che molti, anche per ragioni di età, non hanno mai potuto conoscere. Come amministrazione comunale ci siamo già attivati affinché tale immobile ritrovi la giusta destinazione e riqualificazione, in modo che i reatini possano riappropriarsene».

A benedire il presepe il vescovo Domenico Pompili, che ha voluto ribadire ancora una volta il progetto più ampio della Valle del Primo Presepe, una iniziativa che intende ripartire proprio dall’idea “rivoluzionaria” di San Francesco. L’apertura sarà garantita grazie alla presenza del gruppo di Protezione civile del Comune di Rieti, e prevista nei giorni clou delle festività natalizie.