Acqua, dopo il riconoscimento del ristoro, interventi sugli acquedotti

«All’indomani dell’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che ratifica l’interferenza d’ambito tra gli Ato 2 e Ato 3 laziali mi sembra opportuno tornare a ribadire la mia soddisfazione per un lavoro lungo e difficile, svolto in silenzio, dall’assessore regionale Fabio Refrigeri, dal dirigente regionale competente, Mauro Lasagna, dal capo di gabinetto del presidente Zingaretti, Andrea Baldanza e da tutto il personale della Provincia e della struttura dell’Ato 3 che mi hanno affiancato».

È quanto dichiara il presidente della Provincia di Rieti, Giuseppe Rinaldi, aggiungendo che «la delibera regionale è un punto di svolta per la provincia reatina e per i suoi Comuni che chiude una battaglia per il riconoscimento dei diritti del nostro territorio iniziata circa 20 anni fa e che ha visto tra i protagonisti anche i presidenti della Provincia Giosuè Calabrese e Fabio Melilli e il commissario straordinario Giancarlo Felici, ai quali va il mio più sentito ringraziamento».

«Il lavoro non è certamente finito qui – avverte Rinaldi – anzi: con le risorse che saranno messe a disposizione dell’Ato 3 avremo la possibilità di permettere ad Acqua Pubblica Sabina di avviare in brevissimo tempo una gestione operativa del servizio idrico integrato, il che concretamente significa interventi sugli acquedotti, sulla depurazione e sulle fognature. Non sfuggirà a nessuno che tutto ciò, oltre a incidere positivamente sul mantenimento e sul miglioramento della qualità delle nostre risorse ambientali, avrà ricadute positive anche sull’economia del territorio grazie agli investimenti che i Comuni potranno tornare ad effettuare».

«Sono consapevole – ha aggiunto – che alcuni settori della nostra comunità non mancheranno di esprimere dubbi per un risultato che vogliono far sembrare al ribasso ma, alla luce della normativa vigente, non è così. Ciò che è stato riconosciuto alla nostra provincia è stato ottenuto al termine di un lungo e serrato confronto, all’interno del quale nonostante le ben note difficoltà che l’ente Provincia sta attraversando mi sono fatto parte dirigente, tra avvocati, Corte dei Conti, dirigenti regionali e, non ultima, l’Autorità per l’energia elettrica il gas e il sistema idrico, ma soprattutto su una materia difficile, che incide su una molteplicità di interessi, a volte anche molto rilevanti, che in questi anni ha visto evoluzioni giurisprudenziali anche molto sostanziali».

«Per tutta questa serie di motivi – conclude il presidente della Provincia – è mia intenzione portare la delibera regionale il prima possibile all’attenzione dell’assemblea dei Sindaci dell’Ato 3 per la ratifica, poiché la ritengo, allo stato dell’arte, dal punto di vista dei fatti e del diritto, un’ottima soluzione che prevede tra l’altro il potere sostitutivo della Regione per l’esecuzione di questo provvedimento in caso d’inerzia dei due Ato».