La delegazione diocesana con i fedeli della terra sabina per l’omaggio al patrono d’Italia. Tra le autorità civili del Lazio presente il sindaco Petrangeli.
Parlando dalla balconata della basilica, nel discorso rivolto dopo la celebrazione in cui il 4 ottobre ad Assisi si è rinnovato il rito dell’accensione della lampada sulla tomba di san Francesco, il premier Renzi ha salutato i pellegrini laziali evidenziando che «hanno fatto il percorso inverso che fece san Francesco quando andò dal Papa». Un po’ più breve, invece, il “percorso inverso” di quei laziali della terra geograficamente e spiritualmente più vicina all’Umbria che è Rieti.
Percorso oggi indubbiamente più comodo rispetto a quello che otto secoli fa faceva Francesco tra la città natale e la valle a lui assai cara: a compierlo, per il pellegrinaggio regionale che dopo vent’anni ha visto di nuovo il turno del Lazio, c’erano stavolta ben meno reatini dei tantissimi che nel ’94 furono in prima linea nell’accompagnare il gesto dell’offerta dell’olio per la lucerna del santo. Ricorda il direttore dell’Ufficio diocesano pellegrinaggi monsignor Daniele Muzi, il quale vent’anni fa tanto si diede da fare per organizzare l’iniziativa, allora affidata a Rieti dal punto di vista sia ecclesiastico sia civile, come insieme al direttore dell’Ept Adelmo Matteocci riuscirono a portare ad Assisi ben 12 mila pellegrini laziali.
E vent’anni dopo ha voluto esserci di nuovo don Daniele, giunto con un pullman insieme al confratello don Sante Gatti e a fedeli di vari paesi dell’alto Cicolano. Li trovano già lì i membri della delegazione ufficiale della diocesi e gli altri reatini che giungono nel pomeriggio del 3 alle pendici del Subasio. Dinanzi a Santa Maria degli Angeli incontrano con piacere i condiocesani il capo delegazione Fabrizio Tomassoni, assieme a Ileana Tozzi, Emanuele Chiarinelli, Nazareno Boncompagni e Massimo Casciani, venuti da Rieti con monsignor Delio Lucarelli (accompagnato dal segretario don Emmanuele Dell’Uomo D’Arme) e con monsignor Lorenzo Chiarinelli, il reatino che di una diocesi laziale – quella viterbese – è vescovo emerito.
Ci sono poi David Fabrizi di «Frontiera», che della due giorni assisana cura un abbondante reportage fotografico (è pubblicato sul sito web del settimanale diocesano) e don Roberto D’Ammando, con alcuni membri della Pia Unione di S. Antonio, mentre altri ne arriveranno l’indomani. In basilica, tra le suore anche religiose delle congregazioni di origine reatina presenti sul posto (le francescane di S. Filippa Mareri, con la madre generale suor Elisabetta D’Angeli, e le Clarisse Apostoliche).
Mentre i presuli si predispongono per la solenne celebrazione del Transito, che tocca a monsignor Lucarelli presiedere in quanto vice presidente della Cel, giunge il corteo civile con i gonfaloni dei Comuni laziali intervenuti: non manca quello reatino, con il sindaco Simone Petrangeli in fascia tricolore accompagnato dalla consigliera comunale Arianna Grillo. Tra i sindaci si notano Rosati di Greccio e Taddei di Castel Sant’Angelo.
I riti liturgici si mescolano con la ritualità civile dal sapore medievale, tra alabardieri e suonatori delle tipiche chiarine assisane e offerte di doni alla cappella del Transito. Ma il rito principale è quello dell’indomani ad Assisi alta, quando in Basilica superiore si ripete il gesto dell’accensione della lampada durante la solenne concelebrazione presieduta dal cardinal Vallini. I membri della Pia Unione antoniana sono presenti con lo stendardo, che sfila all’offertorio vedendo i confratelli con il loro sacco nero portare in dono un cesto di prodotti tipici del territorio reatino e un piatto raffigurante i quattro santuari della Valle Santa.
Si resta ad Assisi fino al pomeriggio, chiudendo con i secondi vespri che il coordinatore del pellegrinaggio regionale, il “quasi reatino” monsignor Gino Reali, presiede in Basilica inferiore, per poi concludere con la solenne benedizione che ripete l’augurio benedicente del santo che da 75 anni è invocato patrono d’Italia.
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Foto David Fabrizi.
Gallerie fotografiche:
Rieti ad Assisi: il corteo civile per il “Transito” di Francesco
Rieti ad Assisi: la celebrazione del Transito di Francesco
Rieti ad Assisi: Regione e Comuni del Lazio in corteo per Francesco
Rieti ad Assisi: i sindaci del Lazio insieme per San Francesco
Rieti ad Assisi: accensione della Lampada votiva dei Comuni d’Italia
Rieti ad Assisi: celebrazioni conclusive per il Patrono d’Italia