Una legge popolare per limitare i compensi dei top manager

Anche a Rieti (a cominciare dalle sedi di viale Fassini, via Raccuini, ma non solo) la Fiba Cisl ha avviato la raccolta di firme per una legge di iniziativa popolare tendente a fissare i limiti massimi degli emolumenti dei top manager di banche e società di capitali.

«Il nuovo corso della Fiba Cisl nazionale, caratterizzato dalla elezione del nuovo Segretario generale, Giulio Romani, ha portato subito con sé questa iniziativa che non ha nulla di demagogico ma che – sottolinea Fabrizio Tomassoni, responsabile Fiba Cisl Rieti e coordinatore dell’iniziativa – invece vuole andare al cuore di uno dei problemi più vistosi sul tappeto. Equità, Sostenibilità e Trasparenza sono i tre principi ispiratori della Fiba-Cisl targata Giulio Romani e noi di Rieti abbiamo subito condiviso questo programma».

«Una legge di iniziativa popolare – prosegue Tomassoni – depositata in Cassazione lo scorso 30 maggio e che ci vedrà tra i colleghi e tra la gente per dare una prima, importante risposta a quella forte domanda che sta emergendo da tempo contro privilegi e profonde diseguaglianze retributive. La recente legge per i manager pubblici ha introdotto un tetto massimo di 294.000€ che la Fiba Cisl propone anche per i manager privati come tetto massimo per la parte fissa, vincolando quella “variabile”, oggi pressoché incontrollabile, al rapporto di 1:1 ossia un importo massimo complessivo di 588.000€, cifra certamente alta ma di molti inferiore rispetto agli attuali, inaccettabili compensi».

«E proprio insieme con il nostro Segretario generale, Romani – conclude Tomassoni – vorrei ricordare come sia necessario addivenire non solo alla creazione di un tetto retributivo ma anche alla eliminazione totale di inaccettabili buonuscite, legate molto spesso a obiettivi di brevissimo periodo e a riduzione di costi, magari ricorrendo a licenziamenti, a volte addirittura lasciando aziende in crisi, senza che si possano individuare condivisibili giustificazioni».