Trasporto dializzati: le Fiamme Gialle eseguono due ordinanze di custodia cautelare

Eseguite due ordinanze di custodia cautelare per truffa aggravata ai danni del servizio sanitario nazionale: malati dializzati trasportati con autovetture private in luogo delle prescritte autoambulanze.

Militari del Comando Provinciale di Rieti hanno eseguito durante la notte due misure di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti di un medico e di un suo stretto collaboratore. Nel contempo i militari hanno anche proceduto al sequestro di beni mobili e immobili per un controvalore di circa 100.000 euro.

L’attività di indagine del dipendente Comando Compagnia scaturisce da una verifica fiscale svolta di recente nei confronti di una società, amministrata dal medico tratto in arresto, nel corso della quale sono emerse alcune anomalie nello svolgimento, da parte della stessa, del servizio di trasporto di malati dializzati dal loro domicilio all’Ospedale S. Camillo De Lellis di Rieti.

In particolare, le indagini hanno messo in luce che il servizio di accompagnamento dei pazienti, anziché essere eseguito a mezzo di idonea autoambulanza, così come da prescrizione medica rilasciata dal centro dialisi, erano costretti a salire su normali autovetture, incluse quelle di proprietà degli stessi indagati, prive delle minime misure di sicurezza sanitaria.

In altre occasioni, gli indagati attestavano all’Asl di aver effettuato un chilometraggio superiore al reale per il trasporto, dichiarando luoghi diversi da quelli dove di fatto i pazienti venivano prelevati e poi riaccompagnati al termine della loro dialisi.

Cosicchè, approfittando della condizione di prostrazione o di debolezza conseguente al trattamento di dialisi appena ricevuto, veniva fatta firmare una delega a favore della società, affinché quest’ultima avanzasse richiesta di rimborso, non facendo transitare il denaro nella mani dei malati per evitare eventuali contestazioni.

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