Parrocchie

Tra i giovani, sotto lo sguardo di Maria

Come d'abitudine nel mese di maggio, devozione rinnovata con il vescovo Vito a Petrella Salto, intorno al santuario di Santa Maria Apparì

Devozione rinnovata a Petrella Salto, come d’abitudine nel mese di maggio, intorno al santuario di Santa Maria Apparì. Per presiedere la celebrazione liturgica di una delle feste più sentite del Cicolano è arrivato il vescovo di Rieti monsignor Vito Piccinonna, stupito della genuina piccolezza incastonata nel verde della chiesetta che ricevette l’autorizzazione al culto nel 1572 e divenne santuario diocesano nel 2012.
Ad illustrare al vescovo la storia del santuario, il parroco don Felice Battistini, che ha ripercorso brevemente la storia che i petrellani conoscono bene, e che ricorda l’apparizione della Vergine alla giovane Persiana Faina, nata a Petrella fra il 1549 e il 1550.
Leggenda vuole che nel maggio 1562 la ragazza si avventurasse tra gli alti rami di un grande ciliegio che proprio in quel luogo aveva trovato terra fertile, senza poi riuscire a scenderne. Terrorizzata, in cima all’abero coperto di frutti, Persiana prese a sgranare il rosario che portava sempre con sè ed invocò la Madonna che le apparse e l’aiutò a scendere dall’albero. Fu proprio in quel terreno che a seguito del miracoloso evento nacque il santuario di Santa Maria Apparì, costruito grazie alle offerte dei fedeli e al generoso contributo della nobildonna di Petrella Salto Orinzia Colonna.
«Sono particolarmente felice di essere qui con voi – ha detto il vescovo – invochiamo Santa Maria Apparì e ricordiamo che siamo tutti sotto la sua protezione». Un pensiero, nel giorno della Festa del Lavoro, rivolto anche a san Giuseppe e a tutti coloro che vivono difficoltà economiche e moriali perché non riescono a trovare un impiego.
Nell’omelia, monsignor Piccinonna ha ricordato il ruolo della Madre di Gesù, «campionessa di speranza», poiché è grazie a Lei, che «tutto è stato possibile», a Maria che «ha vissuto la sua Pasqua in maniera originale, con la speranza sempre viva su tutto: ha creduto che nonostante la morte qualcosa sarebbe rinato».
In prima fila, distribuiti ordinatamente tra i banchi di destra e quelli di sinistra, i ragazzi che presto riceveranno la Cresima e quelli in procinto di festeggiare la loro Prima Comunione. Don Vito scende in mezzo a loro, ed è ai loro giovanissimi visi che si rivolge: «Teneteci alla vostra vita, non dimenticate la speranza, la fiducia». Poi, un’esortazione per gli adulti: «Questi ragazzi hanno bisogno di noi, del nostro esempio. Impegnamoci a diventare meno lamentosi e più fiduciosi».
Al vescovo, per la prima volta in visita al santuario, sono stati donati dai ragazzi prodotti tipici locali e un libro illustrato sulla storia di Petrella Salto. Ad accompagnare i giovani, la preziosa solerzia delle suore francescane di Santa Filippa Mareri, ringraziate per la loro collaborazione e vicinanza.
Dopo la Messa, come da tradizione in ricordo della vicenda miracolosa legata alla giovane Persiana, sul prato antistante il santuario vengono distribuiti piccoli sacchetti di succose ciliegie, quest’anno non ancora mature: «Ma tornerò ad assaggiarle, statene certi», l’auspicio del vescovo Vito.
In conclusione, come invocazione comune per la comunità petrellana che vive sotto lo sguardo di Maria, la preghiera a Santa Maria Apparì composta da don Onorio Pace:
Vergine Santissima, che apparendo alla fanciulla Persiana, in Petrella Salto amasti essere chiamata col titolo Santa Maria Apparì, per ricordarci le tue molteplici apparizioni nelle nostra terra e le grazie che in essa hai dispensato, ci inchiniamo riverenti e devoti dinanzi alla tua sacra immagine e ti invochiamo pieni di fiducia e di riconoscente affetto.
O Santa Maria Apparì, quanto a te debbono i fedeli di Petrella Salto e dei pasei circonvicini, quanto a te debbono le nostre famiglie. Mai dovremo cessare di ringraziarti o Madre nostra, per i favori e le celesti benedizioni fatte piovere su di noi, tuoi figli devoti.
Quante volte ci hai veduto genuflessi davanti al tuo altare nei giorni di angosce e dolore per implorare aiuto, e tu ci hai sempre confortato, aspecoltano del nostre umiuli suppliche!
O Santa Maria Apparì, sii sempre la nostra consolatrice, la vostra avvocata, la nostra speranza, la nostra protettrice in vita e in morte, onde ssere sicuri del premio eterno del Paradiso.