Terremoto: diocesi di Spoleto-Norcia, una delegazione della Caritas Umbria nelle zone colpite dal sisma. Molte chiese inagibili

Oggi una delegazione della Caritas regionale dell’Umbria, guidata da Giorgio Pallucco, direttore della Caritas di Spoleto-Norcia e della delegazione regionale del medesimo organismo pastorale, sarà a Norcia per organizzare, come annunciato dall’arcivescovo Renato Boccardo, una presenza di vicinanza e aiuto alle popolazioni colpite dal violento terremoto del 24 agosto, in coordinamento e con le modalità indicate dalle Protezione Civile.

Previsto un incontro anche con i rappresentanti di Caritas italiana. Oggi monsignor Boccardo ha illustrato ai collaboratori della curia la situazione delle zone della Valnerina colpite dal terremoto, ha lodato Dio che non ci sono state vittime, ha invitato a pregare per i numerosi morti nelle diocesi confinanti di Ascoli Piceno e Rieti e ha annunciato che domenica 28 agosto alle ore 17 celebrerà una Messa per tutta la popolazione duramente provata. Il personale dell’Ufficio tecnico della Curia, intanto, sta proseguendo i sopralluoghi nei vari paesi della montagna. All’ora di pranzo di giovedì 25 agosto il parroco di Norcia don Marco Rufini si è recato a Castelluccio per portare il saluto e l’incoraggiamento suo personale e di mons. Boccardo alle circa trenta persone che sono rimaste ma che non possono accedere al paese considerato zona rossa e dove è stata anche interrotta la fornitura del gas.

Molte chiese della zona pastorale di Norcia sono inagibili, in particolare la concattedrale di S. Maria, la basilica di S. Benedetto e la chiesa della Madonna Addolorata. Il terremoto registrato alle 5.17 del 25 agosto ha fatto crollare il campanile della chiesa di S. Pellegrino, già seriamente compromesso dalle prime scosse del giorno precedente, e nella concattedrale della città sono caduti i lampadari. Caritas Italiana allestirà, in uno spazio di proprietà del Comune appena fuori le mura di Norcia, una tensostruttura che fungerà da centro pastorale (celebrazione delle Messe, incontri con i giovani, catechesi ecc…). Situazione critica anche per le chiese di Frascaro, Nottoria, Castelluccio e di altri piccoli centri. Nella città di Norcia sono presenti due monasteri di clausura: qualche piccola crepa dalle Clarisse di Santa Pace; seriamente danneggiato, invece, quello delle Benedettine di S. Antonio. Non va meglio nei Comuni di Preci, Cascia e Poggiodomo. Le tre chiese di Agriano, quella parrocchiale di Avendita e quella di Fogliano sono seriamente danneggiate; per precauzione è stata chiusa anche la parrocchiale di S. Maria della Visitazione a Cascia, dove sono caduti dei calcinacci e sono apparse delle crepe sui muri; chiuse al culto le chiese di Mucciafora e Roccatamburo nel comune di Poggiodomo, anch’esse seriamente lesionate; anche nella splendida abbazia di S. Eutizio in Val Castoriana, inagibile, si contano i danni, così come in molte chiese della vallata.