Stallo Asm, Boncompagni (Codici): l’unica soluzione è la liquidazione

ASM

L’associazione Codici di Rieti torna a puntare l’attenzione sulla gestione di Asm e sul futuro dell’azienda e dei servizi pubblici collettivi, anche alla luce di alcune recenti dichiarazioni del Sindaco di Rieti Simone Petrangeli che suscitano dubbi e preoccupazione nell’associazione e in tanti reatini.

«Sul piano politico sbagliare è umano ma perseverare è diabolico» dichiara il segretario reatino Antonio Boncompagni. «Si sa che il debito del Comune verso Asm varia tra i 25 ed i 30 milioni di euro (le cifre esatte non sono state ancora fornite all’opinione pubblica) e tutti abbiamo ormai compreso che tale debito sembra avere poche giustificazioni. A fronte di questa situazione, oggi il primo cittadino decide di rimettere il debito ad Asm Spa attraverso un piano di rientro. Questa scelta condanna i cittadini a pagare due volte; la prima volta si è pagato negli anni scorsi sborsando la TARSU, oggi si deve pagare il piano di rientro di quel debito. E’ giusto? considerando anche il difficile momento di crisi economica? E si sappia che il comune di Rieti non ha alcun vincolo di contratto con ASM, essendo il contratto scaduto nel novembre 2012. A riguardo chiediamo al Sindaco di conoscere a che titolo ASM eroga a tutt’oggi i servizi alla città».

Codici torna a proporre «la messa in liquidazione della ASM Spa, poiché società troppo indebitata. Ciò comporterebbe l’azzeramento immediato del debito che devono pagare i cittadini con il piano di rientro del Sindaco, cifra tra i 25 e i 30 milioni. Contestualemente si aprirebbero due vie da percorrere per la politica dei rifiuti; la prima, selezionare il nuovo gestore dei rifiuti con il bando pubblico; la seconda, realizzare una società pubblica comunale cui affidare in house il servizio. Una terza soluzione può prevedere un affidamento breve di due anni con bando di gara, il tempo necessario per mettere a punto la società completamente pubblica. Solo così la raccolta differenziata sarà a regime su tutta la città, i lavoratori non correranno alcun rischio, i cittadini non dovranno subire nessun piano di rientro e la prossima tarsu sarà più bassa».

Infine Codici sottolinea anche «l’urgenza di addivenire ad una soluzione per altri temi strettamente collegati alla vicenda Asm e alla gestione delle politiche ambientali del territorio».

«Sollecitiamo risposte e decisioni – conclude Boncompagni – anche sull’impianto ecocompatibile per il trattamento dei rifiuti solidi urbani, che per noi deve essere di proprietà comunale, e sul destino delle quattro farmacie comunali alla luce della recente normativa in materia. Così come chiediamo al Sindaco se il Comune ha pagato di recente interessi passivi alla ASM Spa, e nel caso quali gli importi».