Iniziative

Si conclude la due giorni “InSorgente. Fiumi in piena alle sorgenti del Peschiera”

Oltre 300 partecipanti da tutto il centro Italia e molti contributi scientifici per un nuovo modello di gestione sostenibile dell'acqua

Tra momenti conviviali, approfondimenti scientifici e confronti politici, a cui hanno partecipato oltre 300 persone e molte realtà accorse da tutto il centro Italia, si è conclusa la due giorni “InSorgente, Fiumi in piena alle sorgenti del Peschiera”, organizzata dagli attivisti di Balia dal Collare e Postribù e che si è svolta al Lago di Paterno per ragionare su un nuovo modello di gestione sostenibile dell’acqua, modello diametralmente opposto a quello rappresentato dal progetto di “Nuovo tronco superiore acquedotto del Peschiera – dalle Sorgenti alla Centrale di Salisano” proposto dalla multinazionale Acea S.p.a..
Sabato pomeriggio, grazie al contributo scientifico dei relatori è emerso, infatti, come l’attuale modello di gestione privatistica e industriale sia incompatibile con gli obiettivi di sviluppo sostenibile dettati a livello internazionale dall’Agenda 2030 e, con specifico riguardo al ciclo dell’acqua, con gli obiettivi imposti dalla Direttiva quadro sulle acque (Dir. 2000/60/CE).
Per rendere evidente tutto ciò, si è cominciato da “Gli stati generali dell’acqua”, un libro scritto a più mani che, per l’occasione ci è stato “raccontato” da Renato Di Nicola reduce, per conto del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, dalla conferenza delle Nazioni Unite di New York sul tema, dove è stato denunciato il continuo aumento dei profitti delle multinazionali che, allo stesso tempo, sono la principale causa di inquinamento e depauperamento delle risorse idriche e naturali.
E proprio per approfondire tutti i temi legati al ciclo idrico, approfittando dall’esperienza professionale del Prof. Marco Petitta (Geologo di fama internazionale e docente presso Università La Sapienza), si è cercato di interpretare l’enorme mole di dati sui bacini idrogeologici dell’appennino centrale nonché sui bilanci idrologici e idrici, per dimostrare come la governance pubblica abbia già a disposizione tutte le informazioni necessarie per ragionare in termini di resilienza e ottimizzazione delle risorse a disposizione, salvaguardando allo stesso tempo esigenze idropotabili e Deflusso Ecologico dei fiumi.
Quindi, per mettere ancor più in risalto il ruolo fondamentale che il mondo scientifico può giocare in questa sfida globale e nazionale, il Prof. Giovanni Damiani (ex Direttore APAT e docente dell’Università della Tuscia), pur sottolineando l’enorme capacità che hanno i fiumi di svolgere un ruolo depurativo e rigenerativo degli ecosistemi acquatici, ha evidenziato, in modo molto coinvolgente, come l’eccessiva ingegnerizzazione dei processi depurativi ed estrattivisti abbia portato a situazioni addirittura controproducenti per l’uomo e gli habitat connessi al nostro ambiente di vita.
Ambiente di vita legato inevitabilmente a tutte le pressioni antropiche e naturali che agiscono contemporaneamente, come illustrato chiaramente dalla Dott.ssa Antonella Litta (ricercatrice e referente nazionale per l’Associazione medici per l’ambiente – ISDE per le problematiche ambientali e sanitarie derivanti dall’inquinamento delle acque ad uso umano), la quale ha portato a conclusione il convegno, da una parte denunciando come l’esasperazione dei prelievi idrici non può certo essere la risposta ai cambiamenti climatici, dall’altra additando quell’agricoltura intensiva e quei processi industriali che immettono, spesso in modo incontrollato, sostanze pericolose in tutte le matrici ambientali, entrando nella catena alimentare e causando un aumento dell’incidenza soprattutto per neoplasie e malattie cardiovascolari.

“InSorGente” non poteva che proseguire con un sit-in alle sorgenti del Peschiera, assunto per un giorno a luogo simbolo delle tante battaglie per l’acqua e per tutti i beni comuni che devono tornare nella disponibilità delle comunità locali, attraverso processi realmente partecipativi e democratici. Al termine assemblea generale con decine di rappresentanti di realtà associative provenienti da tutto il centro Italia.