Sentinelle in Piedi: «Quanti hanno capito che…»

«Quanti oggi in Italia si sono resi conto che c’è un testo in discussione in parlamento che prevede che le unioni fra persone dello stesso sesso saranno in tutto e per tutto equiparate al matrimonio? Quanti hanno capito che presto nel nostro paese un bambino potrà essere cresciuto da due uomini o due donne, deliberatamente privato quindi del papà, della mamma o di entrambi? Quanti hanno chiaro che il Ddl Cirinnà sulle cosiddette “unioni civili” in realtà non ha nulla di civile e che la civiltà la demolisce annientando la sua cellula primaria, la famiglia? In quanti hanno chiaro che introdurre per legge, come si sta tentando di fare, l’adozione di un bambino da parte di una coppia di uomini equivale a rendere lecito lo sfruttamento delle donne più povere perpetrato con la vendita degli ovuli e con gli uteri in affitto? Quanti sanno che è depositato in Parlamento un progetto di legge (Il ddl Fedeli) che prevede di usare le scuole della Repubblica per insegnare ai nostri figli che possono “sentirsi” maschi o femmine indipendentemente dalla realtà biologica dei loro corpi? E soprattutto chi di fronte a tutto questo è disposto ad alzarsi in piedi?»

Sono le domande che pongono le “Sentinelle in Piedi” di Rieti, annunciando la propria iniziativa in Piazza San Rufo, sabato 23 maggio alle 18.

«Noi torniamo in piazza il 23 maggio in tutta Italia per dire al Paese, ai partiti e alla gente che non resteremo fermi davanti a questo attacco ai diritti e alla realtà delle famiglie e dei bambini di oggi e di domani, che non accettiamo un salto indietro di civiltà che ci riporti a un epoca in cui i figli erano oggetto di diritti di altri anziché soggetto di diritti propri» spiegano gli attivisti.

«Anche a Rieti noi regaliamo una piazza a chi vuole dire col proprio corpo e col proprio cervello il suo no a tutto questo, e lo faremo col nostro stile, manifestando per tutti e contro nessuno, immobili e silenziosi con un libro in mano, senza urli, senza cartelli, senza attaccare nessuno, ma difendendo tutti come Sentinelle della realtà contro la menzogna che vuole farsi norma. La famiglia è troppo preziosa per stare a guardare mentre viene distrutta. Il cuore dell’uomo – concludono le Sentinelle – è troppo grande per cedere alle menzogne del potere».