Lo «Scrigno dei Magi» sotto il vescovado per lasciare lettere, riflessioni e richieste di aiuto

L'iniziativa del Consultorio Sabino e dell'Associazione Dislessia è rivolto in particolare a bambini e ragazzi, ma è aperta a chiunque. I messaggi raccolti verranno letti nelle trasmissioni di Radio Mondo.

Dopo l’Albero della Speranza dello scorso anno, il Consultorio Familiare Sabino della Chiesa di Rieti e l’Associazione Dislessia, come Rete “Non sei solo!”, propongono alla città lo Scrigno dei Magi: un contenitore rivolto in particolare a bambini e ragazzi, ma aperto a chiunque, per lasciare pensieri, riflessioni, emozioni, scrivere una lettera o rivolgere una dedica speciale a qualcuno.

«Caro Gesù, oggi ti scrivo: nello Scrigno mettiamo la Speranza!» è lo slogan dell’iniziativa, iniziata il 31 dicembre e aperta anche alla raccolta di bisogni, necessità, sogni, desideri. Posto all’ingresso degli archi del Palazzo papale, lo Scrigno dei Magi resterà significativamente aperto fino al giorno dell’Epifania, tradizionalmente dedicato alla visita dei tre Re venuti dall’oriente al Dio fatto uomo. I messaggi raccolti dall’iniziativa verranno poi letti nelle trasmissioni di Radio Mondo.

L’auspicio degli organizzatori, è che «Nelle parole Rieti si incontri, si conosca, condivida e costruisca per aiutare!». L’iniziativa è nata infatti con il pensiero rivolto “all’oltre”: «oltre la facciata, oltre il formalismo, oltre i confini delle stanze, delle case, degli uffici, delle scuole». E oltre gli schemi: «Attorno a noi – aggiungono gli organizzatori – c’è un mondo intero, una galassia sconosciuta, apriamo nella porta del nostro cuore un piccolo spazio e peschiamo qualcosa da condividere nel bene e nel male». L’obiettivo è «arrivare all’altro: conoscere per comprendere, accogliere e, se possibile, aiutare».

Oro, incenso e mirra per il Re Bambino, piccolo e povero: segni che Gaspare, Melchiorre e Baldassarre portarono seguendo la stella cometa. Seguendo la stella, a Rieti si potrà donare il proprio pensiero riponendolo nello scrigno.