Schneider Electric: interrogazione al Governo per evitare la chiusura

«Abbiamo depositato oggi una interrogazione parlamentare al Ministro dello sviluppo economico, al Ministro del lavoro e delle politiche sociali, per far sì che venga scongiurata la chiusura dell’azienda Schneider Electric Industrie di Rieti».

Lo dichiarano in una nota Fabio Melilli e Marco Miccoli, parlamentari del Partito Democratico e primi firmatari dell’atto: «La società, specializzata nella produzione di componenti per la gestione elettrica, è fiore all’occhiello della multinazionale francese. Malgrado ciò, da anni la produzione è stata spostata in altre parti d’Europa, mentre la sede reatina è stata depauperata dei necessari investimenti».

«La scorsa settimana – continuano i parlamentari – abbiamo raccolto le istanze dei lavoratori in una assemblea pubblica svoltasi in fabbrica, occupata in segno di protesta. I vertici aziendali – ci hanno spiegato i dipendenti – avevano annunciato loro che la produzione sarebbe rimasta attiva sino alla fine di giugno 2014, salvo poi rimangiarsi la promessa lo scorso 21 gennaio nel corso di un incontro presso il Ministero dello Sviluppo Economico».

Gli impegni del Governo e degli enti locali per una possibile soluzione al problema ci sono: il 23 dicembre 2013 si è giunti ad un tavolo istituzionale tramite il Comitato Permanente per lo Sviluppo Economico, Lavoro e Attività produttive. Il percorso tracciato prevede, un quadro concordato (Mise e Regione), che dia nuovo slancio all’economia e faccia fronte alle crisi industriali delineando un quadro completo di possibili interventi per il Reatino.

Inoltre il Lazio ha ottenuto, tramite decreto ministeriale del 15 gennaio 2014, 33.913.848 euro per la concessione o per la proroga, in deroga alla vigente normativa, dei trattamenti di cassa integrazione guadagni, ordinaria e/o straordinaria, e di mobilità, ai lavoratori subordinati.

«Chiediamo ai ministri preposti che possano vigilare a che la multinazionale francese sia richiamata alle proprie responsabilità nel nostro Paese e si possano avviare iniziative – anche di carattere normativo – e specifiche strategie industriali per risollevare le sorti dell’intera realtà distrettuale reatina. In questa area, purtroppo, assistiamo da anni al fallimento di fiorenti aziende di settore».

«L’interrogazione a risposta in commissione – e concludono – è stata sottoscritta e largamente condivisa da parlamentari sia del Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Forza Italia, Nuovo Centro-Destra, Scelta Civica e Partito Socialista».

Nello specifico: Ileana Argentin (PD) Lorenza Bonaccorsi (PD) Renzo Carella (PD), Maria Coscia (PD), Federico Fauttilli ( Scelta Civica con Monti per l’Italia), Donatella Ferranti (PD), Andrea Ferro (PD), Enrico Gasbarra (PD), Monica Gregori (PD), Marianna Madia (PD), Pierdomenico Martino (PD), Alessandro Mazzoli (PD), Michele Pompeo Meta (PD), Roberto Morassut (PD), Matteo Orfini (PD), Oreste Pastorelli (PSI), Nazareno Pilozzi (SEL), Renata Polverini (Forza Italia), Saltamartini Barbara (Nuovo Centro Destra), Marietta Tidei (PD) e Alessandra Terrosi (PD).