Sanità in carcere a Rieti, Formichetti (Uil Fpl): situazione d’emergenza

Carcere Rieti

«Quando mancano solo pochi giorni all’arrivo di atri 100 detenuti al carcere Nuovo Complesso di Rieti, non è più possibile prorogare la soluzione di una serie di problematiche legate all’assistenza sanitaria che, quotidianamente, vedono mettere a rischio l’incolumità tanto del personale medico e infermieristico che vi lavorano, quanto quella dei detenuti ai quali dobbiamo garantire il diritto all’assistenza sanitaria come a qualsiasi cittadino».

È Marino Formichetti della Uil Fpl Rieti a commentare la situazione dell’assistenza sanitaria in carcere a Rieti: «Costantemente, la direzione Aziendale è informata di quanto accade, e da come ci viene riferito, non si rispettano protocolli e ruoli da parte di chi, a torto, si arroga il diritto di poter pensare di gestire un carcere non riconoscendo le diverse competenze e funzioni, personale impossibilitato a svolgere la regolare attività ambulatoriale o a sottoporre i detenuti agli esami radiologici per mancanza di semplici apparecchiature nella radiodiagnostica della casa circondariale».

«A tal proposito – conclude il sindacalista – la Uil Fpl chiede alla direzione Aziendale della Asl un intervento urgente per ristabilire un processo di gestione definito nei modi e nelle competenze e, soprattutto, concordato con la direzione della casa circondariale viste le interpretazioni diverse e conflittuali riguardanti la gestione sanitaria dei detenuti. Nei prossimi giorni, inoltre la Uil Fpl solleciterà il nuovo commissario straordinario alla Sanità della Regione Lazio, Filippo Palumbo, rappresentandogli la situazione d’emergenza affinché provveda con decreto alle deroghe per l’assunzione di personale, anche e soprattutto in vista dell’aumento di detenuti presso la casa circondariale di Vazia».