Salvate lo “Strampelli”: nuovo appello alle istituzioni

Il Comitato Cittadino per la salvezza dell’Istituto Sperimentale di Cerealicoltura “Nazareno Strampelli”, sottolinea il fatto che a 62 giorni di distanza dal comunicato emesso il 24 gennaio nell’intento di sollecitare le istituzioni pubbliche per un loro deciso impegno nel rilancio della struttura reatina, ancora non è stato fatto alcun passo in avanti.

Ne è stata effettuata quella attenta valutazione dello “status quo” capace di rilanciare l’attività dell’Istituto “Strampelli” nella ricerche della bioetica alimentare, settore determinante per la salute umana e per l’equilibrio ecosistemico. Priva della Stazione Sperimentale “Nazareno Strampelli”, Rieti e la provincia sabina perderebbero la loro dignità e un capitolo positivo nella storia dell’umanità.

Dal comitato, ancora un accorato invito ai responsabili delle istituzioni pubbliche (comunali, regionali e governative) perché il problema sia posto all’attenzione del dott. Salvatore Parlato, Commissario del Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria, il nuovo ente nato dalla fusione dell’Inea (Istituto nazionale di economia agraria) con il Cra (Consiglio per la ricerca e la sperimentazione in agricoltura) i cui obiettivi principali sono la razionalizzazione e il rilancio della ricerca applicata in campo agroalimentare e la valorizzazione delle analisi economiche del comparto.

In un momento, come quello di oggi, in cui la ricerca è in difficoltà e si registra una riduzione di ricercatori ed una enorme riduzione delle risorse, in una intervista rilasciata alla stampa l’ex responsabile del CRA, Giuseppe Alonso propose per l’istituto di Campomoro, oltre alla fruibilità del “Museo del grano” ai visitatori, l’istituzione di un percorso di specializzazione in inbreeding, scienza in cui incrociando delle varietà se ne ottengono altre dal cui studio e dalle cui proprietà, ovviamente, si potranno ottenere dei vantaggi.

Rieti, diverrebbe un punto di riferimento, sia italiano che internazionale, e chi si specializzasse in questo percorso formativo, che potrebbe essere a valle di una laurea in agraria o in scienze biologiche o scienze naturali, avrebbe il posto di lavoro a portata di mano perché, in questo momento, c’è una forte richiesta di specializzati in inbreeding (innesti in genetica) e le varie nazioni, vedi Giappone, ma anche la stessa Italia, l’Olanda ed altre stanno preparando nei loro laboratori delle persone che siano idonee a realizzare innesti in genetica.

Il Comitato Cittadino rinnova il suo punto di vista secondo il quale, priva della Stazione Sperimentale “Nazareno Strampelli”, Rieti e la provincia sabina perderebbero la loro dignità e un capitolo positivo nella storia dell’umanità.-