A Poggio Bustone e nel santuario francescano che domina la valle sotto il paese, sono state vissute in modo intenso, come ogni anno, le ore che vanno dal Venerdì Santo al Lunedì dell’Angelo.
Per il venerdì che precede la Pasqua è stata infatti messa in scena una curata rievocazione vivente della Passione di Cristo, allestita in quattro momenti: l’Ultima cena, l’Orto degli ulivi, Il processo condotto da Pilato e la Crocefissione di Gesù. La rievocazione ha coinvolto tutte le strade del paese, dal piazzale antistante alla chiesa parrocchiale fino al cimitero, adottato come sfondo per la Crocefissione.
Il lunedì successivo alla Pasqua ha invece visto la memoria dell’Apparizione dell’Angelo alle donne presso il sepolcro sovrapporsi all’episodio dell’angelo che appare e annuncia a san Francesco il perdono di Dio per i suoi peccati di gioventù.
Una lettura compiuta portando in processione la statua del santo con le stimmate, al ritmo di litanie arcaiche cantate dalla gente del luogo: un corteo preceduto da croci di legno partito dal piazzale del santuario e giunto fino al Sacro Speco di Poggio Bustone, presso il quale è stata celebrata la messa.
Terminato il rito, ai fedeli non è mancata la tipica colazione di Pasqua, a base di palombelle e vino. Un momento conviviale che ha aggiunto il gioioso sapore della tradizione al momento del rientro del simulacro del santo in parrocchia.