Comune di Rieti. Valutazione dei dipendenti. Incomprensibile l’atteggiamento del Dirigente Cricchi.
«Sarà la conseguenza della valutazione negativa dell’attività dei dirigenti del Comune di Rieti recentemente effettuata dal nucleo di valutazione, o sarà un improvviso “attacco” di “rigidità” nei confronti dei dipendenti del VI settore del Comune di Rieti (operai e manutentori), fatto sta che in questi giorni ai “peones” del Comune di Rieti (quelli che guadagnano mediamente 1000/1100 euro mensili), sono state recapitate le valutazioni circa la loro attività relativa al 2013, valutazioni individuali per lo più nettamente inferiori alle analoghe valutazioni relative agli anni precedenti».
Lo dichiarano in una nota G. Ciccomartino (FP CGIL), P. Bianchetti (CISL FP) e V. De Santis (UIL FPL). Secondo i tre sindacalisti, «Tale prassi, che potrebbe comportare una “decurtazione “ del salario accessorio (già poca cosa per questi dipendenti) avviene peraltro con modalità del tutto arbitrarie. Infatti la valutazione dovrebbe essere la conseguenza della diretta conoscenza da parte del valutatore, dell’attività del valutato, cosa che non è avvenuta».
«A differenza degli anni scorsi infatti, quando le valutazioni venivano effettuate sulla base di quanto veniva rappresentato formalmente da parte dei livelli organizzativi intermedi, non risulta agli scriventi che in questo caso ci sia stata la minima corrispondenza tra questi ed il dirigente Cricchi, che quindi non si capisce sulla base di cosa ha valutato dipendenti di cui non conosce minimamente in maniera diretta, gli elementi sulla base dei quali ha proceduto comunque ad attribuire punteggi».
Ma secondo i sindacati c’è di più: «A leggere qualche valutazione ci si accorge che ad esempio il punteggio relativo all’assiduità al lavoro in almeno un caso è stato influenzato dal fatto che il dipendente valutato è stato assente qualche settimana per infortunio sul lavoro! Oltre al danno la beffa. È chiaro che di fronte a questa prassi le organizzazioni sindacali non possono rimanere inerti ed hanno già predisposto le necessarie iniziative (prima individuali) per il riesame delle valutazioni, ma è altrettanto chiaro che comunque la gravità di quanto successo (che potremmo anche immaginare sia una sorta di soddisfacimento di un prurito causato dalla valutazione negativa del dirigente stesso) comporta necessariamente la richiesta, da parte nostra, di una ferma e decisa presa di posizione da parte dell’Amministrazione comunale».
«In ultimo dispiace dover constatare che evidentemente lo stato dei conti del Comune non è il frutto del destino cinico e baro, se è vero, come è vero, che proprio in occasione di queste valutazioni, il dirigente Cricchi ha fatto diventare il modo di dire “2 più 2 non sempre fa quattro” una triste realtà, dimostrando che anche un lautamente retribuito dirigente può avere seri problemi con l’aritmetica riuscendo a sbagliare semplici operazioni (somma di sei addendi a una cifra). In terza elementare avrebbe meritato un onesto 4. Da dirigente pubblico – conclude la nota – che voto dovremmo dargli?»