Lettera aperta di Marcio Forte a Società e Tifosi

L’oramai ex capitano amarantoceleste, in una lettera aperta, ringrazia società e tifosi per questo anno e mezzo vissuto intensamente. Queste le parole di Marcio Forte: «Diventa difficile ringraziare tutti gli amici che mi sono fatto a Rieti. Ringrazio per primo il presidente Roberto Pietropaoli, per la fiducia dimostratami in questo anno e mezzo, sua moglie Antonella e tutto il Real Rieti, che si è sempre impegnato per far star bene me e la mia famiglia».

«Questo anno e mezzo trascorso a Rieti – dichiara Forte – è stato molto intenso, sono arrivato quando la squadra aveva soltanto sei punti e raggiungere l’obiettivo salvezza insieme ad un grande gruppo è stato bellissimo. Poi, nella stagione 2013-2014 abbiamo raggiunto tutti gli obiettivi fissati, con l’eliminazione ai calci di rigore in Coppa Italia e una storica finale in Winter Cup. Siamo usciti a testa altissima dai playoff con la Luparense, che ora si gioca la finale. Penso sia stata una grande stagione. Purtroppo la scelta fatta dal nuovo allenatore non vede Marcio Forte far parte di questo progetto, ma la vita prosegue, ed auguro il meglio a questa grande società».

«Dopo la rescissione consensuale sono libero di trovare un nuovo posto nel quale sarò pronto a mettere a disposizione la voglia di imparare insieme e crescere, con compagni e società, sia in Italia, che non. Un abbraccio forte ad Aldo, Dino, Rino, Mattia, dott. Principessa, famiglia Palombi, Angelo e sua famiglia. Un abbraccio speciale ad un grande ragazzo e professionista Zak, un bacio a Federica, Alessandro e la loro splendida famiglia, che mi hanno sempre accolto a braccia aperte, facendomi sentire parte di loro. Per finire un grazie ai tanti messaggi che ho ricevuto dagli amici e tifosi reatini, che hanno capito come sono fatto, dentro e principalmente fuori dal campo. Adesso mi affido alle mani di Dio, affinchè possa proteggere me e la mia famiglia e trovare una nuova casa. Non mi sento di dire addio – conclude Forte – ma soltanto arrivederci».