Rieti: Cotral e sindacati ad un vertice in Prefettura. Disappunto dal Comitato Pendolari Reatini

Il 29 novembre, si è svolto un incontro istituzionale presso la Prefettura di Rieti tra le organizzazioni sindacali Filt-Cgil, Fit-Cisl, UilTrasporti e l’azienda Cotral. Oggetto dell’incontro: la costruzione del nuovo impianto, i disservizi Cotral in provincia di Rieti e la vendita titoli di viaggio e abbonamenti in provincia di Rieti.

«Dopo ampia discussione tra le parti – rende noto la UilTrasporti – l’azienda assicura che è a buon punto il leader per la costruzione del nuovo Impianto, non appena l’assemblea dei soci, che si riunirà la prossima settimana darà l’ok, potremmo finalmente dire che ce l’abbiamo fatta. Per quanto riguarda invece i disservizi, l’azienda promette che farà di tutto per cercare nell’immediato di diminuire questo disagio, ma per risolverlo ci vorrà del tempo. In merito ai titoli di viaggio, l’azienda dichiara di non avere più la titolarità nella vendita di titoli di viaggio dalla nascita del sistema metrebus 1994, quando la Regione Lazio attribuì questo servizio all’Azienda Atac di Roma».

In conclusione «le organizzazioni sindacali mantengono aperte le procedure, in attesa di risposte più concrete e precise, non appena riunita l’Assemblea dei Soci».

Intanto, attorno all’incontro, su Facebook si legge il disappunto di alcuni utenti del Comitato Pendolari Reatini. Da un post pubblicato sul social network nella pagina del Comitato (piuttosto commentato), si apprende che questo sarebbe stato escluso dall’appuntamento «ufficialmente, secondo il Sindaco, perché avremmo dovuto presentare domanda di partecipazione ( l’invito è stato formulato da lui )».

Lo stesso post spiega che invece, secondo la Prefettura «si sarebbero dovute invitare anche le altre associazioni/comitati esistenti, per cui anche con richiesta da parte nostra non saremmo stati ammessi»

«Secondo quanto ci hanno riferito i rappresentanti sindacali presenti alla riunione – si legge ancora nella pagina Facebook del Comitato Pendolari Reatini – l’AD Cotral ha spiegato che il bilancio è quello che è e non si può fare niente. Non si è posto il problema del bilancio parlando del deposito di Rieti (terreno già pagato e progetto approvato) quando ha riferito che tale progetto è stato abbandonato per cercare un nuovo sito».

«La soluzione che Cotral sta cercando di attuare – prosegue il post sul social networkè appaltare un non meglio definito “servizio a chiamata” secondo l’esigenza immediata. “L’impressione” netta del direttivo di questo comitato e del rappresentante del C.O.I.R.A.P, presentatosi anche lui all’appuntamento, è che i nostri problemi non interessino proprio a nessuno e anche chi dovrebbe farlo come rappresentante della comunità che rappresenta, se ne preoccupa (tutti compresi)».

«Comunque, non appena in nostro possesso, pubblicheremo il verbale della riunione tenutasi. Quanto sopra detto – conclude il post ci deve impegnare ancora di più per portare avanti la nostra azione e far rispettare i nostri diritti, sapendo fin d’ora che possiamo e dobbiamo contare solo su noi stessi. Non ci smontiamo certo per questo e già la prossima settimana andremo all’incontro con il presidente dell’ O.R.T. (Osservatorio Regionale Trasporti)».

One thought on “Rieti: Cotral e sindacati ad un vertice in Prefettura. Disappunto dal Comitato Pendolari Reatini”

  1. Maria Laura Petrongari

    La questione è molto seria per i profili evidenziati. I cittadini che hanno costituito un comitato dando voce a sè stessi, a ciò si sono determinati evidentemente perchè coloro che li dovevano rappresentare non lo hanno fatto o almeno non lo hanno fatto bene, da poter raggiungere il risultato atteso dagli stessi pendolari. Io mi rifaccio a quanto detto al riguardo in un mio scritto sul tema pubblicato sul Messaggero nazionale. Mi preoccupa il fatto che alla fine alla famosa attesa riunione presso i vertici istituzionali tutti c’erano meno che i cittadini che hanno promosso la querelle. Ancora molta strada v’è da fare perchè strumenti di democrazia diretta partecipata altamente democratici siano valorizzati. Vediamo di cominciare ad informarci meglio sulla società di gestione del servizio contestato, sui vertici dirigenziali, sui finanziamenti di cui gode l’apparato che gestisce questo Cotral, sui sistemi di controllo della politica e sulla paternità delle nomine ed altro ancora.Forse ne scaturirà un quadretto più chiaro sulle responsabilità di tutto il nostro patire da pendolari che per portare a casa il nostro magro salario (privato o pubblico che sia) dobbiamo soffrire anni ed anni tutte le difficoltà denunciate.E si valorizzino le proposte degli utenti ed anche dei cittadini che non viaggiano, visto che tutti pagano comunque di tasca propria tutto il baraccone.
    Petrongari maria Laura

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