Reate Festival: buon successo per Luca Scandali sul Dom Bedos

 

Nuovo successo di pubblico per il secondo appuntamento organistico dell’edizione 2014 del Reate Festival. Dopo l’esordio di grande successo una settimana fa, per mano di Frédéric Deschamps, è stato Luca Scandali ha mostrare lo straordinario valore del grande organo pontificio Dom Bedos Roubo della Basilica di San Domenico, uno dei maggiori prodotti artistici della moderna arte organaria.

Concertistica perfezionatosi con i grandi maestri del nostro tempo, Scandali ha presentato alcuni grandi capolavori del repertorio. Accanto a musiche di Buxtehude, tra i massimi esponenti della cosiddetta “scuola del nord”, ha proposto musiche di Eben – con un omaggio allo stesso Buxtehude – , Mendelssohn, Correa Braga, l’Adagio di C. Ph. E. Bach e due capolavori del sommo Johann Sebastian Bach, l’Aria variata alla maniera italiana e la Toccata e Fuga in re minore, forse il più celebre brano per organo mai composto.

L’organo pontificio della Chiesa di San Domenico a Rieti è un gioiello dell’arte organaria, ricostruzione di organo classico francese monumentale secondo Francois Dom Bedos de Celles. L’organo è stato realizzato dall’organaro italo-francese Barthelemy Formentelli secondo i trattati di Dom Bedos per la parte fonica e sul trattato di falegnameria coevo di Andreas Roubo per la cassa. Lo strumento è un omaggio all’organaro-esperto francese Dom Bedos, inaugurato nel tricentenario della morte (1709-2009). L’organo è stato voluto fortemente da un comitato di reatini: il comitato San Domenico (Onlus), che già nel 1999 ha portato al restauro e a nuova vita la chiesa dugentesca. Lo strumento misura 14 metri e si basa su un principale di 32 piedi, ha 5 tastiere ed è stato allocato dietro all’altare, di fronte all’abside.

Foto Massimo Renzi.