Per piacere chiedete scusa

È notizia di ieri: un’astuta coppia di falsi poveri, ha ricevuto vitto e alloggio dal Comune di Rieti per anni. Pur sapendo che i coniugi dispongono di immobili, terreni e pensioni, i Servizi Sociali hanno speso oltre 40.000 euro per mantenerli. Una scelta che è appena costata ad un funzionario una denuncia per peculato.

Che brutta storia. Ci sarebbe quasi da augurarsi la smentita. La conferma dei fatti ci metterebbe di fronte a una città feroce. Vedremmo favorita la prepotenza di chi vuol campare sulle spalle di chi sta peggio.

E quand’anche non fosse proprio tutto vero, ci sarebbe tanto da dire, da fare, da ragionare. Ma dove sono le affilate penne dei giornalisti e dei politici? Per i ravvedimenti operosi del sindaco sono stati versati fiumi di inchiostro. Perché adesso se ne stanno tutti zitti? Nessuno ha dimissioni da chiedere, obiezioni da sollevare, considerazioni da fare? Dov’è la destra che faceva dei Servizi Sociali un fiore all’occhiello? E perché l’Amministrazione di sinistra sta tardando a prendere le distanze?

Davanti a tanta vergogna è difficile credere ad un caso isolato. Quanti ce ne saranno stati? Ed è possibile che negli uffici nessuno si fosse accorto di nulla? In tanti anni, mai un assessore, un funzionario, un impiegato hanno avuto nulla da dire. È omertà o distrazione?

I cittadini sono stanchi di vedere i funzionari pubblici che fanno impunemente ciò che vogliono. La politica ha corrotto la vita degli uffici. Ha trasformato i diritti in favori, i doveri in opzioni, il bisogno in clientela. Perché c’è tanta prudenza, perché non si dice in modo netto che è ora di dare una ripulita?

In passato non si era mai abbastanza ricchi per essere esclusi dalle cure dei servizi sociali. Oggi non si è quasi mai abbastanza poveri per essere inclusi. Anche per questo bisognerebbe andare a fondo, prendere posizione.

Apriamolo una buona volta il librone dei servizi sociali. Diciamo chiaramente alla città come stanno le cose.

E per piacere, chiedete scusa alla città.

One thought on “Per piacere chiedete scusa”

  1. Giorgia Brugnerotto

    Ancora una volta le parole di Fabrizi coincidono con il mio pensiero. Abbiamo appena pubblicato delle analoghe considerazioni, sul “nessuno dice niente” (www.rietivirtuosa.it). Complimenti, un altro bell’articolo che va dritto al punto della questione.

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