Pendolari organizzati

A metà dello scorso aprile è stato eletto il nuovo presidente del Comitato Pendolari Reatini. Tanti i presenti all’assemblea, la maggior parte di loro pendolari, e alla fine della votazione la scelta è caduta su Mauro Scopel. Eletti anche i membri del direttivo con Maria Carmela Silipo, come vice presidente, Fabio Mareri, Augusto Raimondi, Riccardo Catelli, Cristina Zucco e Mara Sciarretta nelle vesti di consiglieri. Mara Sciarretta sarà anche la “voce” dei pendolari del Cicolano.

Abbiamo dunque incontrato Mauro Scopel per capire insieme a lui quali saranno le prime emergenze da affrontare per chi si deve necessariamente spostare con i mezzi pubblici per lavoro. «Per prima cosa – ci ha deto il neo-presidente – il Comitato vuole arrivare ad una soluzione per i tanti problemi che ogni giorno devono affrontare i pendolari che viaggiano con i mezzi Cotral ridotti ormai in condizioni pietose. E di conseguenza anche chi viaggia, estate ed inverno, anche ad orari impossibili, deve fare i conti con situazioni al limite del degrado e a volte anche della sicurezza. L’intento quindi è quello di aprire un dialogo con le Istituzioni e con la Dirigenza Cotral per risolvere appunto una situazione divenuta insostenibile. I problemi, tra l’altro, non riguardano soltanto la tratta Rieti-Roma, ma anche altre zone della provincia che stanno risentendo gravemente dei tagli e della carenza di personale e mezzi».

Il Comitato pendolari reatini nasce come gruppo su Facebook. Oggi siete qualcosa che va oltre il web.

Il gruppo era nato per raccontare i disagi cui va incontro chi ogni giorno deve viaggiare sui mezzi Cotral per andare e tornare da Roma. Oggi siamo arrivati, su facebook, ad oltre settecento persone. Ognuno racconta spesso in diretta le tante disavventure che deve affrontare durante il viaggio.

Quando ti ho chiamato per farti alcune domande eri in viaggio di ritorno da Roma.

Ovviamente su un autobus del Cotral, in piedi, aggrappato alla meno peggio per non cadere e circondato da spifferi talmente forti che non riuscivo a sentire nulla. Insomma autobus pieno e oltre quindici passeggeri in piedi. Le corse saltate sono all’ordine del giorno ed oggi non è stato da meno. Non è pensabile che per fare ottanta chilometri ci si debbano impiegare più di due ore e viaggiando in condizioni che sfiorano il disumano.

Sui disservizi del Cotral e le condizioni in cui versano gli autobus si potrebbe scrivere un libro solo leggendo i post sulla vostra pagina pubblicati dai viaggiatori.

E la cosa più triste e che fa rabbia è che tutto è realtà, non c’è finzione. E la cosa ancora più grave è che per molti pendolari gli autobus del Cotral sono l’unico mezzo di trasporto che possono utilizzare per raggiungere Roma. Da Rieti, ma anche da molti altri paesi della provincia. Senza dimenticare i tantissimi ragazzi che devono raggiungere gli istituti superiori a Rieti e quelli che devono invece andare a Roma per seguire i corsi universitari o per lavorare. Durante l’assemblea per l’elezione del direttivo un ragazzo reatino che viaggia da settembre e si è ora reso conto di cosa dobbiamo affrontare ogni giorno, mi ha detto che quando leggeva i nostri commenti su Facebook pensava fossimo esagerati. Ora si è ricreduto. È importante che tutti sappiano a che punto siamo arrivati.

Cosa farete ora che siete un comitato a tutti gli effetti?

Continueremo a fare ciò che è stato fatto sino a ieri. Vogliamo maggior rispetto e soprattutto un modo di viaggiare più dignitoso per tutti i pendolari che ora hanno una voce in più. Nei prossimi giorni verrà consegnata una raccolta firme dove si richiede il miglioramento della tratta Rieti-Roma. Sulla nostra pagine Facebook si possono anche trovare tutte le informazioni su quanto il Comitato sta facendo e farà nel prossimo futuro.

A chi consegnerete la raccolta firme?

Ora che è cambiata la Giunta regionale vogliamo consegnarle all’assessore Civita e poi a tutti i sindaci della provincia. In Regione è cambiato l’interlocutore e questo ci fa ben sperare per il futuro, visto che anche il presidente Zingaretti ci incontrò durante la campagna elettorale insieme ad altre associazioni di pendolari dimostrando di avere a cuore i nostri problemi. Ora speriamo che le parole diventino fatti.

Tra i punti di cui si parla nel vostro documento c’è anche quello dei costi elevati per chi viaggia. O comunque sproporzionati rispetto alla qualità del servizio.

Ed è vero. C’è stato un aumento dell’abbonamento mensile, ma nessun miglioramento si è invece visto per il servizio offerto a noi pendolari. C’è mancanza di mezzi per mancanza di fondi, a Rieti non c’è un’officina e non ci sono i meccanici ed oltre 25 autobus sono in riparazione esterna senza sapere quando potranno tornare a disposizione dell’azienda e soprattutto dei viaggiatori. Un’altra richiesta che avanzeremo è anche legata al taglio dei tempi di percorrenza necessario e che potrebbe essere attuato razionalizzando le fermate. Tutte le richieste che abbiamo avanzato sino ad oggi sono a costo zero e anzi, porterebbero anche un risparmio per l’azienda stessa.

Fare il pendolare non è facile quando si viaggia comodi, ma come lo fate voi diventa molto più difficile.

Secondo i miei calcoli dovrò ancora percorrere ottocentomila chilometri viaggiando sul Cotral prima di andare in pensione e non posso continuare a farlo in questo modo. Ogni sera i miei figli mentre ceniamo mi chiedono “papà ci racconti cosa è successo oggi sul Cotral?”. Ecco per loro le nostre disavventure sono diventate una favola da ascoltare per sorridere. Per noi pendolari è molto più dura.