Pareggio combattuto tra Spes Poggio Fidoni e La Fenice

Una partita da batticuore permette ai Gialloverdi di Mister Festuccia (scesi in campo con Mariantoni, Cecchetelli, Ippoliti, Fratoni, Abati, Puglielli, Donati, Chinzari, Offidani, Pizzoli, Caloisi, Salvi) di portare a casa un pareggio prezioso che da un lato lascia molti rimpianti per una partita ben giocata e dall’altro contribuisce ad infondere fiducia per l’obiettivo salvezza della neopromossa compagine reatina.

Primo tempo.

I primi minuti di gara sono di marca gialloverde. La matricola macina gioco, fa girare bene la sfera, recupera palloni ma non riesce a concretizzare le diverse occasioni che le si presentano.

Al minuto numero otto la svolta della partita: Andrea Caloisi, al debutto sul parquet di casa, recupera un pallone sulla trequarti e dopo una rapida sgroppata solitaria trafigge con un potente destro l’incolpevole numero uno ospite. Padroni di casa che gestiscono bene la partita, lottando su ogni pallone con intensità agonistica e lucidità, centrando anche un incrocio dei pali su conclusione a giro di capitan Donati. Ma proprio all’ultimo minuto della prima frazione arriva il pareggio dei romani: lancio lungo da rimessa dal fondo, stop perfetto di Cerbarano che si gira e non da scampo a Mariantoni.

Rimangono pochi secondi, giusto il tempo di posizionare la sfera sul cerchio di centrocampo, tocco di Santiago Offidani e Giacomo Salvi trova il gol della giornata con una rasoiata che si insacca sotto l’incrocio della porta di D’Andrea che non prova neanche a tuffarsi. Si va al riposo con i padroni di casa avanti.

Secondo tempo.

Il secondo tempo vede l’immediata reazione della Fenice che pareggia i conti con la rete di Cerbarano al 3’. Subito dopo Simone Fratoni, già ammonito, viene espulso dal direttore di gara. Ospiti che approfittano delle fasi convulse seguite a questa esplusione per trovare il pareggio con la rete dell’implacabile Cerbarano (tripletta per lui).

La squadra di casa non si perde d’animo e appena ristabilita la parità numerica va a riprendersi il pareggio al minuto numero 10. Ottima chiusura difensiva di Massimo Abati, che appoggia a Offidani, passaggio verso Andrea Caloisi che se ne va palla al piede fin dentro l’area avversaria,pallonetto a scavalcare il portiere in uscita e gol da applausi.

Partita che diventa molto tattica e spigolosa. I romani alzano il ritmo, serie di azioni manovrate ed insistente presenza nella metà campo avversaria, ottima difesa della Spes che concede solo una serie di conclusioni da fuori su cui arriva sempre puntuale l’estremo difensore gialloverde Mauro Mariantoni. Al 14’ sugli sviluppi di un calcio d’angolo arriva il vantaggio della Fenice: palla tagliata verso il centro, serie di batti e ribatti in area su cui alla fine arriva prima di tutti Semprini che gonfia la rete con un bolide micidiale a due passi dalla porta. Gialloverdi che non ci stanno e si gettano immediatamente alla ricerca del pari, rapidi capovolgimenti di fronte e al 20’ dopo una serie di triangolazioni, arriva l’assist di Offidani a liberare in area Caloisi che viene atterrato. Fischio del direttore di gara e calcio di rigore. Sul dischetto si presenta Salvi che non sbaglia.

A questo punto della gara, i giocatori della Spes dimostrano di avere più energia rispetto agli avversari e costruiscono diverse occasioni pericolose con l’estremo difensore romano che si supera sulle conclusioni pericolose di Salvi, Offidani e Chinzari.

A pochi minuti dal termine la Spes è ancora in attacco. Rimessa laterale di Caloisi, palla al centro dell’area di rigore e tapin vincente di Salvi, la cui esultanza viene interrotta dal fischio del direttore di gara che annulla la marcatura per motivazioni che il caloroso pubblico del PalaSPES ancora non riesce a spiegarsi.

Si chiude senza recupero, con un pareggio che per la Spes sa un po’ d’amaro sia per le occasioni sprecate, sia per alcune dubbie decisioni arbitrali. Soddisfazione che comunque emerge a mente fredda difronte alla consapevolezza di aver ben figurato e strappato un punto ad un avversario di grande spessore come è l’Asd La Fenice.