Palmerini (UGL), Coop 76: «Strano che solo ora qualcuno esce allo scoperto»

«Se non fosse per la gravità della situazione che coinvolge pesantemente 106 famiglie reatine, penserei che le dichiarazioni apparse in questi giorni sulla stampa locale, siano una di quelle barzellette da raccontare sotto gli ombrelloni durante l’estate».

È quanto dichiara il Segretario Generale dell’UGL di Rieti, Marco Palmerini, in una nota. «È ben noto a tutti – continua – che a oggi è aperto un tavolo di crisi per cercare di dare una soluzione tempestiva e soprattutto positiva alla vertenza».

Secondo il segretario UGL «i temi affrontati dal tavolo non hanno escluso nessuna opportunità per il riavvio dell’attività dei punti vendita ex Coop Risparmio 76. Chi afferma il contrario incluso i neo consiglieri comunali, se in buona fede non conosce quanto discusso altrimenti mente sapendo di mentire».

«Strano che solo ora – insiste Palmerini – qualcuno esce allo scoperto e intenda proporsi come “salvatore della patria”, peccato che non lo fa nelle sedi giuste né con i mezzi idonei. Il dott. Raggi della Coop Centro Italia, se è davvero intenzionato al “salvataggio”, poteva e doveva inviare una nota ai soggetti attori del tavolo di crisi, sono sicuro che sarebbe stata accolta con entusiasmo una seconda soluzione, esaminata la proposta di piano industriale e i tempi di realizzazione. A tal riguardo l’UGL ritiene che la riapertura dei punti vendita debba essere immediata, in questo momento lo zuccherificio come direbbe qualcuno non ci “azzecca nulla”. Dall’UGL attendiamo impazienti un invito ufficiale del dott. Raggi per discutere delle sue proposte, almeno che non intenda farlo solo con una parte del Sindacato».

«Anche in merito alle dichiarazioni che definiscono “azzardata e temuta cessione” dell’azienda alla Evergreen, per conto dell’UGL, conclude Palmerini, preciso che questo sindacato non ha sottoscritto nessun tipo di accordo che prevede la rinuncia del Trattamento di Fine Rapporto e dell’ultima retribuzione. Ricordo a questi signori – conclude Palmerini – che non stiamo parlando di una partita di calcio, non possono improvvisarsi tutti allenatori, ma a garanzia di una trasparenza dovrebbero informarsi meglio in modo da non divulgare notizie fuorvianti a scapito dei lavoratori».