Padre Montolli, sacerdote a Rieti negli anni ’90, è il vicario generale degli Stimmatini

Un sacerdote che ha operato a Rieti ai vertici dei Padri Stimmatini: è il 63enne Claudio Montolli, che molti ricordano per essere stato in città, negli anni Novanta, nella comunità dei figli di san Gaspare Bertoni, allora di stanza nel complesso sulla Terminillese che funzionava come convitto studentesco e casa di accoglienza, oltre ad ospitare la parrocchia del quartiere residenziale prima che venisse edificato il complesso parrocchiale di Campoloniano.

Padre Claudio si trovò a guidare la parrocchia che i religiosi, i primi tempi, avevano soltanto ospitato nel proprio edificio. All’inizio era guidata da un prete diocesano, don Benedetto Falcetti, poi ne assunsero direttamente la cura pastorale. E lui fu stimmatino il primo parroco di San Giovanni Battista, fin quando lasciò Rieti, allorché i superiori accolsero la sua domanda di svolgere esperienza missionaria in Africa; gli successe come parroco padre Lucio Boldrin, che curò l’edificazione del complesso parrocchiale. Gli Stimmatini lo lasciarono poi in consegna al clero secolare, per trasferirsi inizialmente – acquisito dalla Curia l’ex convitto, attualmente Casa diocesana Buon Pastore – a Chiesa Nuova. Poi, purtroppo la comunità reatina fu chiusa definitivamente.

Nel 37° capitolo generale della Congregazione delle Sacre Stimmate di Nostro Signore Gesù Cristo, il 15 febbraio scorso, è stato eletto il nuovo consiglio generale. Al “governo” centrale degli Stimmatini, accanto al nuovo superiore generale (il brasiliano padre Rubens Sodré Miranda), padre Montolli è stato eletto vicario generale.